Il leghista Pillon attacca le Edizioni Paoline: «Censurano la Miriano perché difende le politiche sull'immigrazione di Matteo Salvini»


Il senatore leghista Simone Pillon è il fondamentalista che Massimo Gandolfini è riuscito ad introdurre nelle istituzioni al fine di promuovere le istanze della lobby da lui guidata. Non pare dunque un caso che ogni azione compita da Pillon appia come un'azione in linea con l'agenda dell'integralismo organizzato.
Mentre Maurizio Belpietro (ospite d'onore al galà di Gandolfini) risulta uno dei giornali di estrema destra a cui Viganò ha affidato le sue accuse diffamatorie contro Bergoglio, le testate cielline di Riccardo Cascioli rilanciano le sue parole dopo che Salvini li ha eletti espressione della sua personalissima idea di "cristianesimo" in opposizione alle posizioni critiche verso il suo razzismo espresse della Cei, da Famiglia cristiana, da Avvenire e dai vertici Vaticani.
È dunque guerra, dove l'obiettivo è sconfiggere chi cita il Vangelo per lasciare che la Lega possa agitare i crocefissi durante i suoi comizi come "giustificazione" alla xenofobia, all'omofobia e al sessimo che tanto ripagano alle urne. E forse non è un caso che il senatore leghista Pillon si sia unito a quella guerra attraverso un uso politico della religione. Dalla sua pagina Facebook, scrive:

Mi giunge da una fonte molto attendibile che la società proprietaria delle librerie Paoline ha vietato la vendita o comunque l'esposizione in vetrina dei libri di Costanza Miriano. La sua colpa? Aver osato difendere le politiche sull'immigrazione portate avanti dalla Lega del ministro e segretario Matteo Salvini. Io ancora spero in una smentita, ma del resto ci accorgeremo presto tutti di questa benevola decisione. Ci son passato anche io, con altri enti e altra carta stampata...

Tentato di martirizzare la sua amica fondamentalista e sostenuto che si tratterebbe di una ritorsione contro le sue critiche verso quel razzismo che gli garantisce uno stipendio a quattro cifre, il senatore leghista tenta di sfruttare la religione con finalità partitiche:

Così a quanto pare dalle Paoline troveremo i peggiori libri anticristiani (in nome del dialogo coi non credenti) ma non troveremo più i libri della Costy. Pazienza, li leggeremo altrove, eppoi la nostra amica non mi sembra una che si faccia condizionare da ritorsioni commerciali.
Spiace però vedere che - se le cose stessero davvero così - chi pretende di insegnare accoglienza e misericordia sia poi capace di censure tanto subdole. Sarà stata forse l'osmosi con la vicina sede di Famiglia Cristiana a trasmettere tanta tolleranza.
Nel frattempo massima solidarietà a Costanza, ricordando la Parola secondo cui i peggiori nemici del cristiano saranno proprio quelli di casa propria.

Ostentando la sua consueta superbia, Pillon si lancia sostenere che gli altri cristiani lo perseguiterebbero perché lui è più cristiano di loro. Pare non aver dubbi sul fatto che Gesù voterebbe Salvini e che la Madonna festeggerebbe ogni migrante rinchiuso in un lager libico o morto nel Mediterraneo grazie alla sua opera di contrasto alle operazioni di salvataggio svolte dalle Ong.
Ovviamente non perdendo occasione per vomitare odio contro chiunque abbia opinioni diverse dalle sue, accusando di «censura» una casa editrice a cui non ha neppure provato a chiedere conferma dei fatti e a cui non ha chiesto i motivi di quell'eventuale scelta: lui preferisce trarre conclusioni sulla base delle sue illazioni piuttosto che perdere tempo a cercare di appurare la verità.

Al posto seguono due i commenti scritti di dalla Miriano. Si parte da un vittimistico «sì esatto mi hanno rimossa anche dal sito» per arrivare ad una lamentela sul compenso economico: «Tra l'altro io per ogni libro ricevo un terzo di quello che prendono le librerie».
Probabilmente in sciopero riguardo all'uso delle virgole, la Miriano pare dunque focalizzata sul timore che possa avere dei mancati introiti se le librerie non continueranno a mettere in evidenza i suoi libretti sessisti in cui invita la donna alla sottomissione dinnanzi al maschio e in cui auspica che gli uomini siano aggressivi e dominanti con le femmine.

Tra tanto vittimismo, nessuno dei due integralisti pare ritenere doveroso indicare che una casa editrice ha il diritto di prendere provvedimenti se un'autrice li diffama. Nel caso specifico, è inveendo istericamente contro la copertina di Famiglia Cristiana su Salvini che la fondamentalista si augurò il loro fallimento:

Magari tante risorse inutilizzate della Chiesa potrebbero essere usate meglio, ma anche qui con intelligenza: gli affreschi antichi, segno di una fede tramandata per migliaia di anni vanno custoditi anche se costa, mentre invece il giornale dei paolini fatto dall’ex direttore di Novella 2000, visto che ha perso il 600% delle vendite si potrebbe anche chiudere, per dire. Chissà quanti posti letto entrano in redazione.

La donna non solo rilanciava lo slogan leghista sul fatto che se sei favorevole agli immigrati li devi tenere a casa tua dato che a lei danno fastidio, ma in quel medesimo articolo sostava che Dio sarebbe sicuramente stato d'accordo con lei nel ritenere che si può negare il cibo agli affamati se gli assegni da madre single che percepiva dopo aver nascosto il suo matrimonio le servivano a pagare una donna di servizio che faticasse al posto suo.

Gesù diceva: «Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Matteo 25, 35-40).
Ora Pillon viene a raccontarci che chi rinnega il messaggio all'accoglienza predicato da Gesù sarebbe più cristiano di chi lo ascolta, tornando ancora una volta a stuprare la religione nel tentativo di promuovere il suo partito e la sua carriera. Il tutto in quello che ha tutta l'aria del peccato capitale di superbia ostentato da un integralista che si pone all'elettorato dicendo che lui ha ragione perché lo dice lui (e magari si può anche fare profitto sulla pelle dei più deboli).
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