L'integralismo e la loro ossessione per il sesso altrui


L'organizzazione Provita Onlus ama porsi come un gruppo di "moralizzatori" che cerca potere politico attraverso una costante critica a chiunque non sia conforme al loro volere. Odiano i gay, vorrebbero vietare la pornografia e vorrebbero trasformare l'Italia in una succursale russa in una costante esaltazione delle politiche di Putin e di qualunque luogo in cui la vita altrui sia limitata dalla pretese dei fondamentalisti religiosi.
Si riempiono l abocca della parola "libertà" per sostenere che il loro inumano odio debba essere ritenuti legittimo in quanto espressione del loro rancore verso una società che non si inchina al loro volere, denunciando, minacciano, inveendo e denigrando qualunque libertà personale non sia conforme al loro diktat.
Una persona potrebbe anche pensare che sia strano voler far sesso con una bambola, ma la reazione più naturale sarebbe quella di pensare che intanto si abbia la libertà di scegliere come gestire la propria vita, siano affari degli altri ciò che fanno tra le lenzuola. Non è così per l'organizzazione fondamentalista di Brandi, impegnata a sostenere che il loro eterosessualissimo capitano viglia imporre regole sul sesso: lo si fa come dice lui, con chi dice lui, quando dice lui e con la finalità che dice lui.

In un surreale articolo dal titolo "Sesso con le bambole: l’ultima frontiera della perversione", l'organizzazione gestita da quel Toni Brandi afferma:

Di solito, quando si pensa alle bambole, si evoca il mondo dell’infanzia, l’innocenza, la fantasia dei bambini. Ma ce ne sono alcune che evocano piuttosto le fantasie di certi adulti: anche le bambole rischiano di essere risucchiate dal vortice della perversione e dal mercato del sesso che di questa si nutre.
Cominciano a farsi avanti le prime città che ospiteranno case “d’appuntamento” con sexy-dolls. In Italia è Torino a inaugurare questa nuova stagione, dove il postribolo del terzo millennio aprirà il 3 settembre. In Canada, Toronto si adeguerà presto ai nuovi gusti, e c’è da aspettarsi che la lista crescerà a dismisura, per tutta una serie di “comfort” che questo mercato offre ai suoi consumatori. Prima fra tutte, la possibilità di soddisfare, con questi giocattoli, anche le più indicibili depravazioni. Tanto sono bambole, che male c’è?

Usati termini come «depravazione» e «perversione» e tirati in ballo quei bambini che l'organizzazione ama citare in ogni loro articolo, l'organizzazione elargisce le sue condanne morali sostenendo che basterebbe il «buonsenso» a ritenere che gli altri non dovrebbero avere la libertà di fare ciò che preferiscono.
Sino ad oggi si è ritenuto che sia il mercato a decidere che tutto ciò che è legale possa essere fatto sintanto ve ne sia richiesta, ma loro dicono che non è così: se a Brandi non piace, va vietato! Va denigrato! Va insultato in nome di un popolo che le destre propongono di uniformare al modello unico del maschio bianco che vuole dominare donne che avrebbero il dovere di sottomettersi in nome di Paolo di Tarso.

Citando dati vecchi ci cinquant'anni e confondendo la pornografia con i sex dolls, l'organizzazione che si dice "cattolica" sentenzia:

La voce del buon senso Per molti una domanda retorica. Eppure la realtà ci pone dinanzi a un quadro incredibilmente più fosco e preoccupante di quanto vogliano far credere i vari Kinsey di turno. Negli anni ‘70 la Commission on Pornography and Obscenity (Commissione sulla Pornografia e l’Oscenità) degli Stati Uniti emise un Rapporto dove affermava che la pornografia poteva svolgere l’importante ruolo di “valvola di sfogo” per ogni genere di fantasia erotica, incanalando perversione e aggressività e riducendone così l’insorgenza a livello sociale. Mai previsione si rivelò più sbagliata. 

Ed è qui che l'articolo diventa tragicomico, con la surreale "argomentazione" sostenuta dall'organizzazione di Toni Brandi:

Lasciamo che ci spieghi il perché un esperto in materia come Ted Bundy, un serial killer condannato a morte nel 1989, che ha violentato e ucciso 28 donne in giro per gli Stati Uniti. Prima di morire volle rilasciare un’intervista in cui fece questa dichiarazione: «È avvenuto a tappe, gradatamente. Dapprima sono divenuto un ardente appassionato della pornografia e l’ho considerata come un tipo di inclinazione; volevo vedere materiale di tipo sempre più violento, più esplicito e più descrittivo. Come per la droga, si conserva un’eccitazione insaziabile finché si raggiunge un punto in cui si supera l’ostacolo, quando ci si chiede se il fatto di passare all’atto in quel momento darà qualcosa di più che leggere o guardarlo solamente compiere». Quanti sperimentatori delle bambole sessuali si chiederanno se il fatto di passare all’atto con una persona in carne e ossa darà qualcosa di più che compierlo con un manichino?

La premessa è dunque chiara: Brandi giura che sicuramente chi andrà con un manichino dovrà avere perversioni maniacali, forse proiettando in lui i suoi più reconditi sogni erotici (il che ci spiegherebbe perché sia così violentemente ossessionato dalla sessualità al punto di aver dedicato il suo intero business italiano sulla creazione di odio per chi none segue penetrazioni vaginali in base alle sue precise indicazioni). Ed è cavalcando l'isteria e il populismo che, citando a casaccio un personaggio con turbe psichiche, giura che sicuramente tutti gli altri saranno degli psicopatici. La premessa è dunque la sua strenua convinzione sul fatto che gli altri siano delle persone cattive e che lui detenga la verità sull'unico modo in cui si possa vivere.
Forse apparirà strano voler far sesso con delle bambole, ma nell'Italia che non piace al fondamentalismo, ciò che non è illegale è di fatto legale. La presunta "moralità" di chi vomita le sue condanne è, di fatto, una limitazione alla libertà personale altrui.
Com'è possibile che Brandi voglia sostenere che i suoi più pruriginosi sogni discriminatori dovrebbero essere ritenuti "libertà di espressione" mentre chiede che agli altri sia vietata la libertà di fare ciò che vogliono? Che senso ha cavalcare il perbenismo dei suoi seguaci per elargire condanne contro la società quasi avesse l'assurda presunzione di dover potersi imporre nella vita altrui?
Fare sesso con sex dools pare strano, ma forse è meno perverso di quei sedicenti "cattolici" che vogliono fare sesso solo dopo aver sostenuto che non ci si debba proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili e dopo che si sono informati da sacerdoti che hanno cercato di studiare le posizioni più adeguate per evitare di restare incinte in una vera e propria roulette russa.

Fonte della notizia è un articolo a forma del fondamentalista Tommaso Scandoglio che, dalle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana, scrive:

Dato che dalle brillanti idee spesso vengono partorite altre brillanti idee, ecco che quelli della Lumidolls hanno pensato bene di mettere un bel po’ di queste sexy bambole sotto lo stesso tetto affinchè le signorine buonasera Cicciobello potessero prostituirsi, ma con uomini e donne vere. E dunque la casa delle bambole è diventata un bordello o più precisamente è diventata un casa della plastica dedita al meretricio. La Lumidolls ha fatto spuntare queste case chiuse al buon senso e al buon gusto anche a Barcellona e Mosca.

Oibò. Ma la Russia di Putin non era la loro patria della cristianità? Non ci dicevano che grazie alla loro sfrenata omofobia gli uomini fossero dei gentleman che sapevano bene come sottomettere cristianamente una donna adibita al loro piacere?

Ed è sempre nella derisione e nell'offesa di tutto ciò che non rientra nei suoi schemi mentali che Scandoglio aggiunge:

E poi diciamolo: molte donne oggi sono così rifatte che tra loro e le sexy dolls la differenza è difficile da notare. La chirurgia plastica in questo senso ha preparato il terreno all'ingresso delle lucciole in caucciù. Donne così siliconate da sembrare bambole e bambole così realiste da sembrare donne. Infine a breve sicuramente produrranno un modello di etera ecologicamente sostenibile in plastica biodegradabile, perché troppa plastica nelle nostre città inquina. Certo l’idea di avere un amplesso con l’evoluzione del sacchetto dell’umido potrebbe essere un deterrente per alcuni, ma ci affidiamo alla coscienza ambientale di ciascuno per superare questa impasse.

Ed ancora:

Doppia avvertenza finale per gli avventori della casa di tolleranza real women free. Non fumate in presenza della bambola perché potrebbe andare a fuoco e non ci riferiamo al fuoco della passione. Secondo: quando accarezzerete la vostra Molly, che stolidamente con fredda fissità guarderà voi o il vuoto, non ditele mai “Che bella pelle che hai”, bensì “ Che splendido elastomero termoplastico che hai”. Potreste ferire il suo cuore di plastica, così simile al vostro cervello.

Insomma, nella mente integralista la derisione, l'offesa, la semplificazione sono gli strumenti con cui a questa gente piace sputare in faccia a quel Gesù che stuprano quale legittimazione di loro pregiudizi mentre se ne fregano del suo invito a non giudicare.

In conclusione ci sarebbe un'altra domanda. dato che i signori di Provita Onlus e de La Nuova Bussola Quotidiana amano generalizzare qualunque singolo episodio riguardi un gay, com'è che dinnanzi a quella «depravazione» e «perversione» non iniziano a dire che agli eterosessuali va assolutamente vietato il matrimonio e che bisogna pretendere che i giudici impediscano possano adottare i bambini? Perché sostengono che i gay debbano essere ritenuti responsabili di qualunque gesto sia compiuto da chi condivide il medesimo orientamento sessuale e qui non incolpano Brandi delle azioni compiute da chi condivide i suoi stessi gusti sessuali?
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