Salvini contro la perizia psichiatrica disposta per Le Pen e chiede che i politi siano esonerati dalle leggi


Presumibilmente intenzionata a promuovere paura e razzismo per trane profitto elettorale, è nel 2015 che Marine Le Pen pubblicò sui suo profili social le immagini realizzate dall'Isis che dimostrazione uccisioni sommarie. Mostrò la decapitazione di James Foley, un carro armato che investiva un uomo in una tuta arancione e uomo detenuto rinchiuso in una gabbia che veniva bruciato vivo.
A protezione dei minori, la legge francese proibisce la diffusione di «messaggi violenti che incitano al terrorismo o alla pornografia o danneggiano seriamente la dignità umana» su piattaforme accessibili ai bambini, sostenendo che i minori abbiano il diritto di accendere il computer senza rischiare di essere turbati da immagini così cruente.
Il palmento ha votato ed approvato la sospensione dell'immunità parlamentare della Le Pen e la leader del Front national è andata a processo.
Secondo la prassi riservata a tutti i cittadini francesi, i giudici hanno disposto una perizia psichiatrica finalizzata a determinare se soffra di una malattia mentale o se sia «in grado di comprendere le osservazioni e di rispondere alle domande».
Le Pen dice di non avere intenzione di sottoporsi a quel test e sui social accusa i giudici, sostenendo che la legge sia «allucinante» e che lei abbia «paura» di vivere in quella che definisce «una dittatura».

Questa è la vicenda secondo i fatti. Eppure Il Giornale pare avere una versione alternativa della storia. In un articolo intitolato "La follia dei magistrati francesi: perizia psichiatrica sulla Le Pen", scrive:

Bastano delle foto su Twitter perché qualcuno venga obbligato a subire una perizia psichiatrica? A quanto pare sì, se il post è stato pubblicato da Marine Le Pen.
Nel mirino di una procura francesce sono finiti una serie di "cinguettii" con cui -fin dal 2015- la presidente di Rassemblement National (ex Front National) voleva denunciare le violenze dell'Isis, condividendo anche le immagini e video più crudi del Califfato. I magistrati a marzo l'hanno quindi indagata insieme al deputato e membro del suo partito Gilbert Collard per "diffusione di immagini violente". E ora sono arrivati a chiedere per lei pure la perizia psichiatrica.

L'articolo pare fare molta attenzione a non citare mai i motivi della denuncia, forse sapendo che il loro schierarsi con l'odio di Gandolfini e di Putin dicendo che l'omofobia serva a «difendere» i bambini si conterrebbe con il loro chiedere che ai populisti si data l'opportunità di mostrare loro degli uomini che vengono schiacciati vivi dai cingoli di un carro armato solo perché così sperano di guadagnare voti grazie alla paura e alla promessa di vendette sommarie.

Il Giornale ci tiene molto anche a sottolineare che Matteo Salvini si sia già speso per chiedere che la sua alleata sia esentata dalle procedure e dalle leggi riservate al resto dei cittadini francesi (al pari di come lui è stato esentato dalla restituzione dei soldi sottratti al popolo italiano che lui ha speso e che ora restituirà senza interessi in ottant'anni, ossia con un trattamento privilegiato rispetto a quello riservato ai contribuenti italiani). Ed è così che conclusono:

Alla Le Pen è già arrivata la solidarietà di Matteo Salvini: "Una procura ordina una perizia psichiatrica per Marine Le Pen", ha twittato il ministro italiano, "Non ho parole! Solidarietà a lei e ai francesi che amano la libertà!".

Mostrandoci come Salvini abbia fatto un buon lavoro nell'addestrare i propri proseliti all'uso dell'insulto gratuito contro chiunque osi contrastare l'avanzata del "comandante" padano e dei suoi alleati, tra i commenti è un susseguirsi di insulti scritti da chi idolatra un ministro degli interni che definisce «pidioti» i suoi avversari politici, «risorse boldriniane» chi produce reddito nelle fabbriche venete o «clandestini» che arriva regolarmente in Italia a bordo di una nave della guardia costiera.
C'è chi dice che sarebbe Macron ad aver bisogno di una perizia psichiatrica o chi inveisce contro i giudici. C'è persino chi se la prende con il Papa, sostenendo che Bergoglio abbia «già un completino nero nel guardaroba» perché «il furbetto» saprebeb che «diventiamo Islam» ed è per quel motivo che «già gli ha lavato i piedi». Un altro sbraita contro i comunisti, sostenendo che «i sinistri seguono sempre gli insegnamenti del loro maestro! Fra non molto toccherà a Salvini, così i sinistri pensano di tornare al potere fascio-Komunista». Ed ancora: «Solite armi dei sinistroidi. Hanno fatto lo stesso anche con Trump»
C'è pure chi inneggia: «Le Pen in nome della libertà assalta la Bastiglia». «Non c'è niente da fare, questi ci stanno costringendo ad assaltare i palazzi del potere e della giustizia con i forconi».
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