Salvini deride don Biancalani e chi vive il Vangelo al posto di usarlo come oggetto d'offesa


Il populismo di Matteo Salvini si basa sull'insulto di chiunque osi contrastare la sua fame si predominio. Questa volta è don Biancalani ad essere finito nel mirino del leghista, infastidito dai preti che mettono in atto l'invito dell'accoglienza predicato da Gesù al posto di roteare rosari dicendo che la croce dev'essere considerata come un lasciapassare per ogni più perversa firma di odio e di intolleranza.
Sono ormai anni che Salvini aizza i propri proseliti contro l'opera di accoglienza del prelato, ottenendo l'organizzazione di ronde gestite da Forza Nuova con l'obiettivo di verificare l’”ortodossia” del presbitero nella chiesa parrocchia di S. Maria Maggiore in Vicofaro. Lo scorso 3 agosto, il clima d'odio ha portato due 13enni a sparato a salve ad un immigrato ad urlargli frasi razziste.
Il 28 agosto, la prefettura di Pistoia (sotto il comando di Salvini) ha ordinato la chiusura del centro di accoglienza per carenze strutturali. La notizia ha fatto esultare il leghista che, a nome del governo, afferma tutto tronfio:



Da prassi, Salvini condivide solo le pagine della stampa di regime con tanto di insulti e riferimenti a sfondo sessuale che non sono passati inosservati ai propri seguaci:



Se l'ossessione contro gay e stranieri dei leghisti ricorda quella che aleggiava in Germania prima dell'ascesa del nazismo, don Biancalani non ha perso tempo a denunciare «un linguaggio allusivo, anche alla sfera sessuale. Io non amo circondarmi di ragazzi e gli ospiti del centro non sono presunti profughi».
Per questo motivo il sacerdote ha annunciato l'intenzione di denunciare il ministro per diffamazione aggravata a mezzo social. Dal canto suo, è ricorrendo al suo proverbiale bullismo che il leghista ha rilanciato nuovi insulti contro chi aiuta il prossimo al posto di segnare una ruspa con cui distruggere e devastare le loro esistenze:



La diocesi ha dichiarato di voler respingere «ogni tipo di intimidazione», rimarcando «con estrema serenità la volontà di continuare ad operare nel solco del Vangelo per costruire un mondo più giusto e accogliente, in pace, dove si ama Dio e il prossimo». E dinnanzi a queste parole, Forza Nuova ha affisso sulla porta dell'episcopio uno striscione con la scritta: "Cei: da crescete e moltiplicatevi a sbarcate e sostituiteci!".
Vista l'ossessione di Forza Nuova contro i gay e per l'uso delle donna come oggetti adibiti alla riproduzione, c'è da domandarsi se non abbiano dei seri problemi con la loro sessualità. Di fatto è buffo che citino il Vangelo per negarne i contenuti e per ignorare che Gesù era un extracomunitario che col suo messaggio sbarcò in Italia e sostituì gli dei romani. E se dovessimo fare le illazioni che Salvini riserva a chi vine accusato di lesa maestà alla sua religione dell'odio, che diranno i suoi proseliti di un Gesù Cristo che si circondava di fanciulli e di discepoli di colore?

Via Gaynews.
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