Toni Brandi chiede il licenziamento dell'ambasciatore italiano a Madrid


Nella propaganda integralista, ogni pilemica viene costantemente trascinata all'infinito. È in riferimento ad un avvenimento accaduto mesi fa che l'organizzazione di estrema destra "Provita Onlus" si è messa a sbrditare istericamente che il loro eterosessualissimo presidente odia i gay e quindi esige il licenzuamento di chiunque osi sostenere che la sua ostentata passione sessuale verso donne sottomesse non debba garantirgli maggiori diritti civili e sociali.

Tutto ha avuto inizio lo scorso luglio quando, in occasione del Madrid Pride, l’ambasciatore Stefano Sannino ha esposto una bandiera rainbow. Fratelli d'Italia ha chiesto provvedimenti in quanto il partito di Giorgia Meloni sisteneva che esprimere sostegno per i gay sarebbe equivalso ad un «villipendio del tricolore».
Mesi dopo, Provita Onlus tirna a far polemiche e chiede il licenzuamento dell'ambasciatore. A loro dire, esporre una bandiera arcobaleno sarebbe un «delirio» ed espressione di una fantomatica «lobby gay». Giurano che i diritti delle persone omosessuali sarebbe «una ideologia» e dice che se non si provvederà ad «internare» l'ambasciarore, lo si dovrebbe quantomeno «rimuovere dall'incarico».

Scrive l'organizzazione integralista:


In quel clima in cui sono sempre le stesse organizzazioni a gestire le crociate d'odio contro i gay, l'organizzazione di Toni Brandi cita come "atorevolissima" fonte della sua polemica l'omofoba Nuova Bussola Quotidiana di Riccardo Cascioli.
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