Adinolfi tramuta il sagrato di San Pietro in un palcoscenico per la sua propaganda elettorale


Mario Adinolfi continua a defecare odio e a promettere che lui non permetterà mai ai gay di poter vivere in santa pace la loro vita in virtù di fantomatici dogmi religiosi che ci t'esporrebbero ad osservare che la sua famiglia non debba essere ritenuta tale dato che il catechismo della Chiesa Cattolica la definiscono in oggettivo contrasto con le leggi Dio in quell'ostentazione del peccato di adulterio.
Usando termini violenti, insulti gratuiti e il suo proverbiale vittimismo, è dalla sua pagina Facebook che il fondamentalista tornato a dare falsa testimonianza nello scrivere:

A Domenica In ieri c’era un povero sacerdote messo in mezzo da Luxuria e Venier che lo volevano obbligare a dire che Miguel Bosé e la Venditti hanno famiglie come le altre. A Milano vogliono obbligarci a avere permanentemente una fermata della metropolitana colorata con le insegne della lobby lgbt. Se provi a essere voce dissonante, tv e giornali ti massacrano falsificando le notizie (tipo Repubblica con il PdF). Ovviamente se reagisci ti silenziano. Bisogna conoscerne i meccanismi per non far zittire del tutto la voce scomoda della Verità. Sì, con la V maiuscola, perché non tutto è opinabile. Nel giorno di San Giovanni Paolo II solo tre parole per proclamarla: non abbiate paura.

Sostenuto che lui sia voce della «Verità» e che Dio sia un idiota a non aver creato una umanità uniformata al suo pregiudizio, ci troviamo dinnanzi ad un integralista che torna ancora una volta a sostenere che bisognerebbe riconoscergli una presunta superiorità in virtù di come lui vanti due moglie ingroppate dopo aver preteso la loro sottomissione in nome della Bibbia e di come lui pretenda di poter decidere come dovrà essere la natura delle sue figlie se non vorranno essere resi vittime della sua ferocia e di quelle "terapie riparative" dell'omosessualità che lui ama promuovere nella noncuranza id come risultino causa id adolescenti spinti al suicidio. In un Paese civile civile la Magistratura da indagherebbe sulle eventuali responsabilità di Adinolfi nelle morti dei ragazzi vittima della sua ideologia. in Italia gli si permette di defecare odio sui giornali.
Il suo sostenere che la famiglie altrui debbano essere ritenute inferiori alle sue è una bugia che tanto ricorda gli orrori del nazifascismo, riportati in auge da un adultero che vive un'unione peccaminosa condannata dalla Chiesa mentre abusa della Chiesa per promuovere odio.

Già nei giorni scorsi Adinolfi tentò di abusare di Giovanni Paolo II tramutando il Vaticano in un blasfemo palcoscenico della sua propaganda elettorale. Neppure la DC arrivò mai a violentare il sentimento cristiano nel propinarci immagini tanto disgustose e ideologiche:

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