Fratelli d'Italia difende l'omofobia di Salvini e deride Miguel Bosè: «È un mammo»
Prosegue senza sostata ola campagna denigratoria condotta dal partito di Giorgia Meloni contro i gay. Sul loro organo di stampa ufficiale, troviamo un vergognoso articolo che tenta di aggiungere nuovi insulti ai manifesti abusivi contro Miguel Bosé con cui i neofascisti di Azione Frontale hanno tappezzato Roma.
Il titolo è già per sé un insulto: «Manifesti contro il mammo Miguel Bosè. I gay accusano Salvini…».
Il termine «mammo» non è una citazione dei manifesti, è un insulto comitato e defecato dal Secolo d'Italia. E non meno falso, provocatorio e diffamatorio è come gli scribacchini pagati dalla signora Giorgia Meloni parlino di «gay» quasi fosse un'entità che avrebbe una coscienza condivisa. Forse per loro è troppo complicato comprendere che un pensiero va attribuito ad una persona e che non ha alcun senso cercare di addossarlo ad un orientamento sessuale. Ma qui i casi sono due: o c'è carenza di neuroni o c'è scarsità di etica.
Raccontando i fatti senza mai menzionare il fascismo ostentato dai responsabili del gesto o l'illegalità dei manifesti affissi, il quotidiano di Fratelli d'Italia scrive:
Il volto di Miguel Bosè e la scritta: “Un bambino non è un capriccio per uomini viziati”. E’ quanto compare in alcuni manifesti anti-gay firmati ‘Azione Frontale’ apparsi questa mattina a Roma, presso la sede del Gay Center. Una vicenda denunciata dalla stessa associazione, secondo cui “il crescente clima di odio verso le persone gay, alimentato, da esponenti della Lega che, anche oggi, inveiscono contro una coppia omosessuale perché ha registrato l’atto di nascita della propria figlia a Fiumicino, alimenta solo azioni contro la nostra comunità“.
Ed è facendo inutile ironia e deridendo chi è vittima di omofobia che aggiungono:
Ovviamente la colpa di chi è? Di Salvini. “L’omofobia istituzionale che sta attuando la Lega – prosegue Marrazzo – è molto pericolosa perché rafforza l’omofobia nel nostro paese”, conclude.
Esatto, ila colpa del clima di odio è anche di Salvini oltre che dei debosciati che scrivono insulti nei titoli dei loro articoli per vantarsi di quanto siano omofobi e per nascondere la totale assenza di argomentazioni con il ricorso a vili insulti.E la dimostrazione è fra i commenti lasciati dai loro lettori, dove nessuno pare capace di esprimere idee e dove tutti si sentono legittimati a scrivere insulti omofobi che la redazione pubblica senza alcuna remora.