I lettori de Il Giornale festeggiano la discriminazione dei diplomatici gay: «Amiamo Trump. I gay sono abominevoli, anormali di corpo e di cervello»


Se i cittadini della Germania nazista sostenevano di non sapere che cosa avvenisse dentro Auschwitz, i leghisti paiono non trattenersi dall'ostentare quanto piacere provino davanti alla discriminazione. A loro non frega nulla id migliorare il mondo in cui vogliono, vivono per cercare di danneggiare la vita altrui, forse sperando che far star peggio il prossimo possa farli sentire meno falliti nella loro mediocrità.
D'altra parte che ci si può spettare da gente che va in giro a dire che il loro colore della pelle o le loro fantasie sessuali debbano essere ritenute il massimo merito che paiono capaci di vantare?

Davanti alla notizia di come Donald Trump voglia negare i visti ai partner gay dei diplomatici non sposati (soprattutto se provenienti da Paesi in cui non è presente il matrimonio egualitario), è da voltastomaco osservare come la parte politica rappresentata dai lettori de Il Giornale paia eccitarsi quando la discriminazione si tramuta in violenza privata. Tra i commenti, scrivono:
  • Ottimo. Una legge di civiltà. Pari trattamento con le coppie normali. Trump mi piace sempre di più.
  • I vescovi gay sono abominevoli come i diplomatici gay. Giusto escludere entrambe le categorie, potendo.
  • Forza Donald.... è tempo di dare una pulita a quel cesso delle Nazioni Unite.
  • Trump sei stratosferico. We love you!!!!!!
  • Benissimo io proibirei anche i dipolomatici che hanno la nonna per moglie!!! Che ne dici Macrone????, Vendola??? ahahah Luxuria???ahahahahah e tutti i culetti e lesbicone??? ahahahah ande a ciapat i rat!!!! anormali di corpo e di cervello!!!

Troviamo dunque persone che paiono ignorare cosa sia un diplomatico mentre ripetono a pappagallo gli insulti contro Macron che Feltri gli ha insegnato in TV. Cercano di sostenere che avrebbe ragione il fondamentalismo organizzato nel tentare di sostenere che i preti pedofili sarebbero tutti gay (d'altra parte Il Giornale ha fatto molto per cercare di dare visibilità a quelle folli tesi) e c'è chi sostiene che l'eterosessualità debba essere intesa come indice di normalità dato che a loro piace raccontarsi a vicenda che i gay sarebbero anormali.
A loro non frega nulla dei veri problemi, interessa solo che qualcuno faccia del male agli altri per compiacere le loro più perverse mire discriminatorie. Non è normale, ma è l'Italia di cui Matteo Salvini ha bisogno se vuole prendere viti con una dialettica populista che fa leva su ogni forma di odio.

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