Il fondamentalismo incontra Salvini e Fontana in vista del meeting internazionale dell'omofobia organizzata che l'Italia ospiterà a Verona


Saranno le lobby omofobe di estrema destra ad organizzare il meeting internazionale dell'omofobia organizzata che Mattao Salvini ha voluto a tutti i costi si svolgesse a Verona. Lo scopo dellp'incotro è promuovere un'Europa nazionalista che vieti il matrimonio egualitario, l'aborto e ogni forma di pornografia. Chissà come la prenderanno quelli che l'hanno votato perché lui prometteva di voler rendere legale la prostituzione.
Se il convento si terrà sotto l'egemonia di Brian Brown (presidente di quel National Organization for Marriage che tentò di impedire l'approvazione del matrimonio egualitario negli States) e di Alexey Komov (il parlamentare di Putin che ha presenziato a numerosi comizi di Salvini, che è presidente dell'associazione leghista Lombardia Russia e che lavora per l'oligarca russo che finanziò l'invasione dell'Ucraina), a coordinare le attività dall'Italia troviamo sempre i soliti nomi noti dell'omofobia organizzata: Toni Brandi (presidente di Provita Onlus e membro del direttivo del World Congress of Families), Massimo Gandolfini (presidente del comitato del "family day", del comitato che dice di voler "difendere" i bambini e del comitato che vuole provare che l'omofobia debba essere intesa come innaturale) e Jacopo Coghe (presidente della Manif Pour Tous Italia e dipendente della CitizienGo sul libro paga della Hatzer Oil di Ignacio Arsuaga).

Dopo aver incontrato Luca Zaia (presidente della Regione Veneto) e Federico Sboarina (sindaco di Verona), il trio è stato accompagnato dal senatore leghista Simone Pillon al cospetto di Matteo Salvini e del ministro leghista Lorenzo Fontana per concordare le modalità con cui il governo promuoverà le loro istanze contro gay, donne e utenti di PornHub.
Matteo Salvini avrebbe lodato la loro attività nella promozione dell'odio contro le minoranze e la loro attitudine nell'andare in giro per l'Italia a guardare nelle mutandine dei bambini al fine di dostenere che il contenuto debba imporre loro precisi ruoli sociali: «Siamo orgogliosi di ospitare le famiglie del mondo a Verona: questa è l'Europa che ci piace», avrebbe detto.
Fontana gli ha fatto eco, dicendosi «fiero di ospitare in Italia, e a Verona in particolare, le famiglie di tutto il mondo. La famiglia sarà per noi l'asse dell'Europa del futuro».

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