Il Giornale attacca Macron: «Si pone un po' troppo fuori dagli schemi»


Non esisterebbe dubbio alcuno sul fatto che Matteo Salvini debba essere ritenuto un uomo elegante e fortemente attento all'etichetta. Il suo guidare ruspe con cui promette di radere al suolo le case dei rom, il suo non portare la cravatta, il suo farsi fotografare mentre ingurgita chili di carne di maiale, mentre beve alcolici o mentre gioca a spese degli italiani sulle spiagge della Versilia sono eleganti atteggiamenti del nostro fiero comandante. Lo sostiene Il Giornale.
È infatti attraverso la macchina del fango con cui i quotidiano filo-leghisti non perdono occasione di denigrare e infangare il nome di Macron che il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti se ne esce dicendo che il presidente francese andrebbe disprezzato non solo perché osa criticare le eroiche gesta del nostro papà della patria contro i migranti, ma soprattutto perché quello schifoso osa farsi fotografare di fianco a due neri senza manco sostenere che siano criminali come farebbe il loro eroe padano.

In un articolo intitolato "Faceva dito medio con Macron: arrestato per spaccio di droga", il quotidiano parte col sostenere che il presidente avrebbe responsabilità se si è fatto fotografare con un ragazzo che ha commesso un qualche reato. Buffo, dato che davanti al terrorista candidato nelle liste di Salvini quel giornale tentò di negare la sostenibilità di un qualunque collegamento (evidentemente per Salvini valgono regole diverse da quelle riservate ai suoi nemici). Scrivono:

Non si placa la polemica dopo la foto di poco tempo fa che ritraeva il presidente francese Emmanuel Macron in compagnia di due giovani ragazzi di colore delle Antille Francesi, uno dei quali mostrava il dito medio, in ovvio atteggiamento provocatorio.
La foto infatti scattata durante una visita del presidente alle Antille Francesi è stata oggetto di indignazione e forti contestazioni da parte soprattutto delle forze dell'opposizione che denunciavano una evidente mancanza di rispetto della funzione presidenziale.

Dunque per rispettare le istituzioni sarebbe meglio un Salvini che va a in Senato con magliette su cui stampa slogan a favore della depenalizzazione dell'omicidio, che trangugia birra, ingurgita panini o si scatta selfie durante le feste in spiaggia a cui partecipa a spese degli italiani.
Ma, cosa più importante, il nostro Matteo Salvini si occupa personalmente di fare il dito medio agli italiani, di certo non demanda quel ruolo a quei cittadini a lui sgraditi che ama etichettare come «risorse boldriniane» o «clandestini»:



Sostenendo che esisterebbe un nesso tra Macron e il fatto che «uno dei due giovani immortalati è stato condannato a otto mesi di carcere per spaccio di stupefacenti», il quotidiano di Sallusti conclude:

Chissà cosa ne pensaranno i francesi e le forze dell'opposizione dell'ennesimo scivolone mediatico del giovane presidente francese, già in ribasso di popolarità proprio per il suo modo di porsi un po' troppo fuori dagli schemi presidenziali.

Ma per fortuna noi abbiamo Salvini che, tra insulti agli oppositori e neologismi per aizzare l'odio contro gli avversari politici,  ci delizia con selfie che non offendono minimamente le istituzioni. O, almeno, è quanto sostiene Il Giornale.
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