La Lega vuole comprare bambini: terre agli eterosessuali sposati che ne produrranno almeno tre


È il leghista Gian Marco Centinaio ad aver proposto l'acquisto di italici bambini attraverso il pagamento di quote di terreni a chi ne produrrà almeno tre.
«Si dice che in Italia si fanno pochi figli e che serve un aiuto per invertire la tendenza. Per questo il ministero vuole dare un contributo favorendo in particolare le aree rurali, dove i figli si fanno ancora», dice il leghista. Si tratterà di una concessione gratuita della durata di 20 anni per i «nuclei familiari con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020 e 2021».
Davanti alla definizione di «nuclei familiari», il ministro leghista della Famiglia è già sceso in campo dicendo che il provvedimento deve essere destinato solo alle coppie sposate e non alle unioni civili o alle coppie di fatto. E solo perché sarebbe incostituzionale escludere totalmente gli stranieri, i leghisti hanno deciso che il terreno andrà a chi è residente in Italia da almeno 10 anni.
Il pagamento dei bambini passerà anche dalla concessione di mutui a tasso zero che potranno raggiungere i 200mila euro di prestito, i cui costi saranno messi a carico dei cittadini che non saranno risultati altrettanto proficui nella produzione di bambini da donare alla Patria.

Quindi, ricapitolando, la Lega di Matteo Salvini vuole che ci si sposi (meglio in chiesa o Fontana avrà da ridire), che si producano almeno tre figli e che la donna si occupi dei piccoli mentre l'uomo andrà a zappare la terra da loro concessa (probabilmente un'aiuola dato che i lotti migliori sono stati svenduti in precedenti privatizzazioni).
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