L'ANSA è davvero neutrale nel parlare delle questioni LGBT?


Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un articolo dal titolo "Segregavano figlia in casa perché gay" che trattava della questione, ormai nota a tutti, della ragazza 17enne romana segregata in casa dalla famiglia. Ma il titolo dell'articolo mi ha fatto fare una domanda, ovvero: perché non hanno scritto lesbica? Nel senso che si, tecnicamente è giusta come cosa, ma solitamente si dice una ragazza lesbica e non gay e allora mi sono chiesto ma è un caso o è un comportamento solito (non mi riferisco a un atteggiamento propositivo o negativo su una questione, come potrebbero fare Il Manifesto, Libero, La Verità ecc.., ma alla totale neutralità del linguaggio su una questione).
Spulciando i vecchi articoli ho trovato un bel po' di cose discutibili, come l'immagine scelta per parlare del matrimonio egualitario in Austria, dove ci sono due drag queen che si baciano. La domanda è perché? Non riguarda né un matrimonio omosessuale ne l'Austria quindi BOH (l'immagine è presa dal Vienna Pride ma a sto punto potevano mettere anche una gomma di uno dei carri che accompagnavano la parata, tanto per quel che vale).
O anche l'articolo dal nome "No anagrafe. Madre Lgbt, 'mi autodenuncio'" facendo la solita confusione sui termini. O è una transessuale o la T con cui è stata identificata non ha senso, perché la stampa usa termini a caso (LGBT è il nome della comunità ma è difficile che una persona sia tutte queste cose contemporaneamente, comunque stesso errore fatto anche da Il Giornale sul nuovo personaggio di Grey’s Anatomy).
Ma ci sono cose assai più gravi, come il magazine numero #75 dal titolo fantastico "Il nuovo boom dell'utero in affitto" (degno di Libero o La Verità). Indipendentemente se siate a favore o contrari alla surrogazione di maternità è trattata in modo ignobile, la prima parte recita:
"La domanda aumenta, cambiano i profili dei pacchetti offerti e nuove gravidanze in tutto il mondo sono pronte a soddisfare le richieste dei clienti, spesso a distanze continentali: è il borsino della maternità surrogata. Che sia 'lucro' o 'dono altruista' non spetta dirlo al mercato, che guarda ai grafici con le frecce all'insù: l'affare dei bimbi on demand attraversa un nuovo boom e cresce anche il numero di coppie italiane che si rivolgono ad agenzie straniere per avere un figlio".
Avete capito, non si parla di esseri umani ma di "pacchetti", "clienti", "frecce all'insù", "affare dei bimbi on demand" ecc... con un linguaggio degno di Fratelli d'Italia.
Fino ad arrivare a una cosa veramente indecente, il rilancio della bufala salviniana dei moduli con genitore 1 e 2 al quale l'agenzia non dedica solo un articolo (senza smentirlo ovvio come fosse un'agenzia stampa della Lega) ma ben due (il secondo cita la sua intervista su La Nuova Bussola Quotidiana, l'ho sentite anche voi il profumo della buona informazione?)
Uno potrebbe obbiettare che sia un caso ma quando gli "errori" diventano tanti, beh, si può parlare di comportamento voluto. Spero che chi si dice neutro lo sia veramente anche perché di Libero, Il Giornale, La Verità ecc...c'è ne sono già molti.

PS Finito l'articolo, oltre il danno la beffa. Ho trovato un articolo, dell'Ansa, intitolato Gay e Lgbt, le parole giuste per parlarne con rispetto e forse dovrebbero leggerselo anche loro.

Marco S.
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