Romania. Fallisce il referendum voluto dalla Chiesa Ortodossa per vietare il matrimonio egualitario


È fallito il tentativo dei fondamentalisti ortodossi per ottenere il divieto costituzionale al matrimonio egualitario. Alla chiusura delle urne, l’affluenza è stata del 19.75% contro il 30% necessario per la validità del voto.
Un sentire del fallimento pareva già nell'aria quando la coalizione organizzatrice, legata alla Chiesa Ortodossa, iniziò a sostenere che la loro campagna fosse stata boicottata dai media.
L’attuale articolo 48 della Costituzione romena definisce il matrimonio come una «unione spontanea tra coniugi» e gli ortodossi chiedevano fosse introdotta una discriminante sul loro sesso, ridefinendo il matrimonio come una «unione spontanea tra uomo e donna».
A oggi le coppie gay non possono sposarsi in Romania, ma il sogno degli omofobi era un divieto esplicito che potesse rendere quasi impossibile ogni futura legge.
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