Gianfranco Amato: «Grazie a me, a scuola sarà vietato parlare di sessualità e di contrasto al bullismo»


Con un netto riardo rispetto ai suoi concorrenti che operano nel lucroso marcato del commercio di odio omofobico, anche il fondamentalista Gianfranco Amato ha provato ad auto-attribuirsi il "merito" di aver ottenuto una circolare del Miur che presumibilmente limiterà la portata di progetto potesse contrastare la discriminazione di genere.
Ricorrendo a quei cavilli ideologici che tanto eccitano i fondamentalisti, Gandolfini non ha chiesto una esplicita censura che potesse ottenere troppo eco mediatico. Lui ha preteso che procedurale per trattare ci temi a lui sgraditi sia resa così complicata da assicurarsi che nessun professore vorrà provare a percorrere una strada che lui ha reso così accidentata.
Non solo. Ribadendo il concetto per cui l'integralismo sostiene che i bambini non abbiano diritti civili e che li si debba ritenere una proprietà a completa disposizione dei genitori, si è sancito che chiunque potrà deliberatamente decidere di indottrinarli al sessismo o all'omofobia. Se un integralista vorrà indottrinarli a ritenere che l'omosessualità debba essere ritenuta una gravissima patologia, la scuola non potrà dire ai suoi figli la verità. Se poi quel bambino è gay e verrà spinto al suicidio, sarà solo l'ennesima vittima del fondamentalismo. Tanto ne muoiono già tanti...

Con i soliti toni propagandistici che caratterizzano la sua opera, Gianfranco Amato ricorre ai peggiori pregiudizi e alle peggiori truffe culturali nel redarre un comunicato stampa intitolato "Fine dei corsi gender all'insaputa dei genitori" in cui afferma:

Il Ministero dell'Istruzione ha messo finalmente in chiaro ciò per cui la nostra ed altre associazioni stanno lottando dal 2015, ovvero dal periodo di approvazione dello sciagurato comma 16 della legge sulla "Buona Scuole che obbliga tutte le scuole a inserire nei Piani Triennali dell'Offerta Formativa (PTOF) contenuti sulla cosiddetta 'educazione di genere", ad oggi il principale viatico per l'ingresso in classe della cosiddtta Ideologia Gender sotto le forme più disparate e nascoste quali corsi anti-bullismo, corsi sulla educazione alla affettività ecc ecc (per chi ancora non lo sapessse, che sarebbe alquanto grave, l'ideologia gender è quella falsa teoria - che sta serpeggiando anche in molte scuole per la quale l'uomo e la donna non sono tali in virtù del dato biologico sessuale e del DNA inscrito0 in hgrazie a luoi la sc87uoola chgiatrirèà che i maschi che nonf ottone femmoinbe sono0s bagoliatoie vamnnoie p0urati. LKa figa va escoipsatre, sia lodsew a ogni cellula del proprio corpo, bensì in forza dell'auto-percezione che ciascuno ha di se stesso. Il che porta ad aberrazioni per cui si potrà arrivare a sentirsi uomo o donna a seconda delle circostanze, pretendere da terzi di essere riconosciuto tale, abolizione della figura madre / padre tanto che in modulistica amministrativa è sempre più diffusa la dicotomia "genitore 1 / genitore 2.

Insomma, Gianfranco Amato vuole che si dica ai bambini che chi ha un pene deve penetrare una vagina o lo si dovrà ritenere sbagliato. Chiarisce che a lui non gliene freghi nulla di chi è vittima del bullismo e nega che la mancata applicazione della Carta di Istanbul porterà a non poter organizzare alcuna azione per fermare il femminicidio. Il tutto mentre il loro Mario Adinolfi dice che è la Bibbia a garantire al maschio il diritto di pretendere la più totale sottomissione della femmina.
Il suo citare fantomatiche «ideologie» dunque un cavallo di Troia che nasconde la sua strenua difesa di quello che sino a pochi anni fa veniva semplicemente chiamato sessismo ed omofobia. Nulla di più.

Il fondamentalista prosegue:

Il lavoro iniziato da Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Notizie Provita. CitizenGO, Generazione Famiglia, Giusriti per la Vita, numerosissime alter associazioni e anche parte - sebbene minima - della politica (già consolidata ovvero emergente) che ha sostenuto tali battaglie sotto il Ministro Giannini e proseguito col Minigro Fedeli, con manifestazioni davanti al MIUR mobilitazione di famiglie e docenti, battaglie legali affrontate contro dirigenti scolastici finalmente tocca un traguardo importante.
La circolare del MIUR mette in chiaro che tutte le attività integrative del FTOF che esulano dal curricolo nazionale obbligatorio - attenzione: comprese quelle svolte in orario scolastico come integrazione delle materie "classiche" - sono per loro natura facoltative e necessitano il consenso informato preventivo dei genitori. Non solo: in caso di mancato consenso, si riconosce finalmente li diritto ad astenerci dall'attività (senza giustificare l'assenza come avveniva finora).

Arriva così una chiusura da voltastomaco, con l'avvocato che va in giro a dire che la democrazie è brutta pronto a parlare a nome di genitori che di certo non l'hnno mai scelto come loro rappresentante:

È una rivoluzione, per chi sa che cosa significa combattere giorno per giorno accanto ai genitori nelle scuole in tema di attivià e corsi sulla sessualità e l'affettività completamente ideologici e lontani anni luce dai valori che le famiglie hanno il diritto di poter trasmettere ai loro figli.
Grazie anche al Ministro Bussetti e a tutta la Dirigenza del MIUR che ha collaborato per il raggiungimento di questo punto fermo decisivo.
Una vittoria di tutti.

Già, una "vittoria" che probabilmente mieterà vittime. C'è chi verrà discriminato per colpa colpa sua. C'è chi contrarrà malattie sessualmente trasmissibili a causa delle sue censure e chi verrà picchiata dal marito grazie alla sua contrarietà al contrasto alla violenza di genere.

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