Il Comune di Verona torna patrocinare i comizi di Christus Rex. Castagna: «Rinnego Forza Nuova, ora guardo a Matteo Salvini»


«Definire il nostro "Christus Rex" come "un’organizzazione oltranzista cattolica" può anche starci, ma accostarlo, ancora oggi, a Forza Nuova è una fake news». Lo dichiara il forzanovista Matteo Castagna a margine di un comizio patrocinato dal Comune di Verona in cui l'ex candidato di Forza Nuova è stato chiamato a dispensare ai veronesi e sue teorie su "Fake news e vera informazione".
Se è folle anche solo pensare che un'amministrazione pubblica possa patrocinare un comizio che veda la partecipazione di un'organizzazione estremista che etichetta i gay come «sodomiti» o che va in giro a dire che gli ebrei dovrebbero  «sciacquarsi la bocca» prima di parlare dei fascisti, surreale è che ad essere patrocinato per trattare un tema così delicato sia un estremista come Matteo Castagna. Un uomo che pare capace persino di sostenere che si debba ritenere una «fake news» la sua provata militanza in Forza Nuova mentre pretende di essere ritenuto un giudice capace di dire quale sarebbe la «vera informazione».

Se è pur vero che Castagna si è affiancato anche a croci celtiche e alle bandiere fasciste dell'RSI, è con il logo di Forza Nuova che il circolo Christus Rex celebrò preghiere di riparazione contro l'accoglienza dei migranti, dicendo che la loro accoglienza in luogo consacrato fosse un atto di blasfemia. Con la bandiera di Forza Nuova si presentò alle elezioni del 2013 con uno spot omofobo in cui esibiva sua moglie magliette riportanti le scritte: «Noi Gilietta e Romeo, voi Sodoma e Gomorra». Ed è al fianco del leader di Forza Nuova che promosse convegni di disinformazione contro il ddl Cirinnà.
Il suo definire «fake news» la sua provata militanza in Forza Nuova appare come un insulto ai cittadini, nel negazionismo di chi non vuole si possano definire le cose con il loro nome solo perché ai fondamentalisti piace creare molteplici realtà che neghino la loro storia. Sarebbe come chiedere che ogni sigla presieduta da Gandolfini non debba essere correlata con le azioni delle altre associazioni da lui presiedute dato che quelle realtà sono state create allo scopo di garantire anonimato e falsificare la percezione sui numeri.

Anche guardando ai fatti le cose non vanno meglio. Christus Rex pubblica articoli in cui normalissimi corsi di educazione al rispetto vengono etichettati come «indottrinamento gender» e in cui si dice che il forzanovista Toni Brandi avrebbe garantito il «diritto» dei genitori a poter inculcare odio omofobo e razzismo nei propri figli. Giura che il Papa sarebbe «eretico» e promuove promuove la convention integralista di Brian Brown e di Alexey Komov (voluta dal ministro leghista Fontana e da Salvini) solo dopo aver cercato di spacciarla per una delle «più grandi iniziative internazionali che afferma e difende la famiglia naturale» che dicono troverà piena ospitalità «città modello a favore della vita, come è stata recentemente indicata per la sua mozione a favore dei bambini nel grembo materno, e per la sua battaglia ai libri gender».
E questo sarebbe un candidato al ruolo di relatore in un convegno sulle fake-news patrocinato dal Comune? Un tizio che farnetica di «libretti gender» è davvero preso ad esempio dall'amministrazione? Verona non si è accontentata di aver già patrocinato i comizi di Christus Rex in cui Costanza Miriano sosteneva «la donna è il pavimento, l'uomo è il muro» o quelli che loro definivano come moneti politici contro «la minoranza soddomita»?

Ma non è finita qui. Perché a dover preoccupare i leghisti è anche come Castagna concluda la sua negazione dei provati legami con Forza Nuova dicendo che oggi lui guarda a Matteo Salvini. «In Italia, lo spazio politico sovranista e identitario, tradizionalista e patriottico, bene o male, è occupato dalla Lega di Salvini, che ha un consenso tale da dover esser presa in attenta considerazione», dice.
Insomma, chi marcia sotto la bandiera dell'RSI guarda alla Lega, ma non si può dire che quel partito sia fascista o Salvini sporgerà denuncia.
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