Il governo consegna le scuole italiane agli organizzatori del Family day. Il Tempo: «Mamma e papà potranno esentare i loro figli dai corsi gender»


Soltanto una settimana fa L'Espresso ha documentato come i loro finanziamenti provengano da Putin e come gli obiettivi da loro perseguiti siano parte del progetto di Alexandr Dugin per la costituzione di un'Eurasia che veda in Mosca la sua «terza Roma» attraverso l'imposizione politiche basate su quello che loro definiscono come «il fascismo perfetto». Oggi il governo giallo-verde ha consegnato la scuola nelle loro mani.
Massimo Gandolfini del comitato che dice di voler «difendere i bambini» dalla tolleranza, Jacopo Coghe della Manifest pour Tous e Toni Brandi dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus annunciano che il Miur ha siglato con loro un patto che garantirà ai genitori il diritto di poter censurare qualunque tematica sia sgradita ai leader del fondamentalismo cattolico. In primis, l'educazione al rispetto, il contrasto al sessismo e l'applicazione della Convenzione di Instambul.

Ad esultare è Il Tempo, con il quotidiano della destra romana pronto a titolare "Sì all'esonero dai corsi gender". Tanto basta a domandarsi cosa intenderanno con quel fantomatico «gender» che nessuno ha mai teorizzato in ambito accademico, ma che l'ultra-destra ama citare ogni qualvolta necessiti di un pretesto per giustificare l'odio e la discriminazione contro la comunità lgbt. A farci temere il peggio è come l'articolo spieghi che «si concretizza una battaglia storica portata vanti dalle associazioni promotrici del Family day».
In altre parole, la nuova scuola italiana targata Lega e Movimento 5 Stelle verrà gestita da associazioni confezionali che si battono contro la parità di genere e contro i diritti civili.
Riprendendo gli slogan di Salvini sulla necessitò di stabilire e codificare il sesso dei genitori, Il Tempo scrive tutto contento che «mamma e papà potranno esentare i loro figli dai corsi gender». Anche qui, tradotto dalla lingua di chi rivendica una presunta proprietà dei figli e il diritto al predominio sulle loro vite, significa che i proprietari dell'infante potranno esigere che ai prodotti dei loro coiti vaginali siano negate informazioni o stimoli che possano contrastare con l'oideologia a cui loro vorrebbero indottrinarli. Ad esempio, se Gandolfini decide di dire a suoi figli adottivi che l'omosessualità è una malattia, i professori rischieranno il licenziamento se oseranno svelare loro qual è la posizione ufficiale dell'Oms.

Il quotidiano della destra romana sottolinea anche come ad essersi auto-proclamati rappresentanti di «genitori e famiglie» contro l'educazione al rispetto siano i leader delle organizzazioni finanziate da Putin, tutti impegnati nel cercare di prendersi il merito della colonizzazione ideologica della scuola. Ad esempio Toni Brandi afferma: «Combattere per l'ovvio è una battaglia che può sembrare paradossale, ma questa storia significa come genitori, semplici cittadini disposti a scendere in campo contro il potere polito ingiusto, possono cambiare il futuro. le famiglie non possono cedere nemmeno di un millimetro rispetto al gender e ai suoi "errori della mente", come li ha definito Papa Francesco».
Peccato che nessuno di loro abbia pensato di parlare dei diritti dei genitori nel ricevere un'educazione laica basata sulla realtà scientifica e non sulle discutibile rivisitazione delle parole del Papa.
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