Il leghista Santori al fondamentalismo: «La famiglia è solo uomo-donna. Ai bambini va detto che due uomini non possono fare da madre»


Anche se l'organizzazione politica Provita Onlus continua a dichiararsi «aprtitica» e «apolitica», caso vuole che non passi giorno senza che il loro organo di propaganda politica non pubblichi un qualche articolo finalizzato a raccontare quanto sia bello Putin o quanto sia bello, «cristiano» ed omofobo quel Matteo Salvini che dice di voler «difendere la famiglia tradizionale» dall'alto delle sue molteplici relazioni amorose e poliamorose (non è certo giocando a briscola che ha ingravidato la madre del suo primo figlio mentre era sposato con un'altra donna). In un loro articolo, scrivono:

È stata inaugurata a Roma la prima sezione della Lega, in zona Ponte Milvio. Molte le persone intervenute alla cerimonia che ha previsto anche la benedizione da parte di un sacerdote. L’obiettivo del partito di Salvini è ora quello di radicare sempre di più la Lega nella Capitale, con l’apertura di almeno una sede in ogni municipio per garantire un contatto diretto con i cittadini. Pro Vita ha incontrato l’ex consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, oggi fra i dirigenti regionali della Lega, il quale ha confermato l’impegno suo e del partito in difesa della vita e della famiglia naturale.

Nella lingua integralista, il termine «naturale» viene inteso come un sinonimo di «eterosessuale». Per loro, dunque, quella promessa è sinonimo di discriminazione verso un gruppo sociale sgradito a chi chiede siano conferiti privilegi civili, sociali ed economici a chi se ne va a letto con una donna.
Si sottolinea anche che la sede della Lega sia stata benedetta da un sacerdote, incuranti di come non sia certo la presenza di un prete a rendere «cristiana» una formazione politica che non perde occasione a rinnegare l'invito all'amore e all'accoglienza di Gesù.

Si passa così all'esaltazione del leghista che promette omofobia, riportando come avrebbe raccontato all'organizzazione integralista di Toni Brandi che:

«Non c’è dubbio, con la Lega la famiglia naturale sta tornando centrale e questo è importante sotto due diversi aspetti. A livello culturale perché è fondamentale ribadire che la famiglia è soltanto quella formata da un uomo e da una donna, da un padre, una madre e dei figli, ed è questa che deve essere aiutata dallo Stato, iniziando da quelle più bisognose.

Il tentativo è dunque quello di far passare l'idea che se si escluderanno le famiglie gay e se si discrimineranno le loro famiglie, gli eterosessuali potranno spartirsi una fetta maggiore di torta. In altre parole, pare stiano cercando di acquistare odio attraverso la promessa di pagamenti in moneta sonante.

Su richiesta di Provita Onlus, il leghista torna a cavalcare l'omofobia per attaccare la Giunta Zingaretti:

Le politiche regionali sono purtroppo molto deboli, perché indirizzate maggiormente al mondo Lgbt, e basta andare a vedere a chi sono stati indirizzati molti finanziamenti degli ultimi cinque anni per rendersene conto. 

Insomma, la sinistra finanzierebbe i gay (come non si sa) al posto di elargire somme ai gruppi fondamentalisti che sprecano denaro per stampare orribili manifesti che insultano qualunque famiglia non sia conformi al modello unico da loro teorizzato. Ed è proprio parlando di una fantomatica «censura» degli orrendi manifesti commissionati da Provita Onlus e dalla CizienGo contro le famiglie genitoriali che l'organizzazione chiede al leghista di vomitare un po' di odio anche contro i 5Stelle (sia mai che i loro lettori non capiscano che il loro presidente esige che votino il suo Salvini). Ed è così che il leghista incalza:

Quei manifesti non hanno offeso nessuno. Direi che hanno invece lanciato un messaggio di assoluto buon senso. Pro Vita e Generazione Famiglia hanno soltanto fotografato la realtà dei fatti, ossia il rischio di ridurre il bambino a una merce, da ordinare e acquistare come un qualsiasi prodotto di fabbricazione. Tutti si stanno rendendo conto di aver commesso un grandissimo errore nell’aver votato la Raggi. Purtroppo tanti elettori di destra l’hanno sostenuta al ballottaggio pensandola vicina alle loro posizioni, scoprendo invece poi che il sindaco di Roma ha una visione politica molto simile a quella della sinistra radicale. Anche la censura contro i manifesti di Pro Vita sta a dimostrarlo».

Non va meglio con i  progetti di indottrinamento omofobo dei bambini proposti dal leghista:

La vera sfida oggi è invece far capire loro che non tutto è normale nella vita, e che per esempio due uomini non possono fare da madre, così come due donne non potranno mai essere padri. I bambini rischiano di essere educati nella confusione, senza più punti di riferimento e valori da seguire. È ciò che vorrebbero personaggi come la Raggi che preferiscono censurare pur di nascondere l’amara verità, quella di un mondo a rovescio che tanti come lei stanno contribuendo a costruire.

Insomma, il leghista vorrebbe ridefinire la società sulla base del modello unico proposto dal fondamentalismo integralista, indottrinando i bambini all'odio esattamente come avveniva ai tempi dei fascisti.
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