La fondamentalista Ruiu plaude alle pagliacciate omofobe che insultano la dignità delle persone trans


Parte del direttivo di quella organizzazione d'odio omotransofobico che viene finanziata da Putin per battersi contro i diritti civili e a favore del sessismo, Maria Rachele Ruiu è tornata a rendersi ridicola con le sue patetiche derisioni dell'identità di genere.
Se non è del tutto chiaro se a muovere le sue gesta sia una profonda ignoranza sul tema o i rubli dello zar, la fondamentalista continua a ripetere che esisterebbe una fantomatica «ideologia del gender» per cui si potrebbe «scegliere» se essere uomini o donne. Insomma, dice una stupidaggine che non ha nulla a vedere con le teorie sull'identità di genere che lei deride. Peccato che il tutto divenga grave nel momento in cui la si vede tutta affannata nel tentativo di mettere con la forza le sue stupide teorie nella bocca delle sue vittime al fine di poter deridere la loro identità. È un piano luciferino che sconfina nel più becero bullismo!

Eppure è citando i fondamentalisti dell'Uccr (praticamente un'accoppiata da film horror) che sui social scrive:


Un uomo che dice di essere donna perché odia quelle femministe che non gli permettono di dettar legge sull'utilizzo del loro utero è un idiota, non certo una persona transessuale. Eppure la Ruiu dice di ritenerlo «un genio» perché dice che le persone transessuali non meritano alcun rispetto e che siano la lui ritenute dei maschi che dicono di voler essere donne. Insomma, il solito schifo che caratterizza quei sedicenti «pro-life» che bestemmiano, mentono e denigrano per la loro crociata contro la vita, contro le famiglie e contro il futuro della società.
E non va meglio con l'articolo dei suoi amichetti omofobi dell'Uccr, pronti a dare falsa testimonianza nello scrivere:

O’Sullivan ha avuto un’idea che riteniamo geniale e infatti ha presto fatto il giro del mondo. Ha sfruttato l’ideologia gender proclamata a gran voce dagli stessi Verdi australiani e si è auto-dichiarato di genere donna, così da poter continuare a combattere l’aborto eludendo le critiche solitamente rivolte agli uomini pro-life. «Non starò zitto, non starò zitto mentre queste persone continuano ad emarginare politiche e idee a loro scomode, ma che ritengo siano ancora largamente supportate dalla maggioranza della nazione», ha spiegato il senatore australiano. Per questo, ha proseguito, «oggi dichiarerò il mio genere femminile, diventerò così una donna e non saranno più in grado di attaccarmi con la solita retorica femminista».

Negando la follia di quelle parole e sostenendo che l'identità di genere di Luxuria sia paragonabile a chi insulta i transessuali dicendo che si possa «decidere» la propria natura, gli amichetti della Ruiu aggiungono:

Non che l’idea di O’Sullivan abbia raggiunto lo scopo, le critiche non si sono placate anzi, gli è stato rimproverato di discriminare anche i transessuali. Tuttavia, non si capisce perché il transessuale italiano Luxuria, per esempio, venga considerato una “donna” basandosi esclusivamente sulla sua volontà e auto-percezione, mentre ciò non accade se lo stesso viene fatto dal senatore australiano. Se improvvisamente O’Sullivan dice di sentirsi nato “in un corpo sbagliato”, con che diritto lo si dovrebbe continuare a considerare uomo? No, da oggi O’Sullivan è una donna in più che combatte l’aborto. Gli argomenti contrari saranno usati contro tutti i transgender essendo tutto basato sulla propria auto-percezione dichiarata.

Stando alla loro teoria, non ci sarebbe differenza tra un testimone o chi mente davanti ai giudici. Non c'è differenza tra chi dice di amare qualcuno o chi finge per ottenere l'eredita. Per loro la verità e le bugie si equivalgono, promettendo che ogni protesta per chi mente verrà da loro strumentalizzata contro chi proclama la verità.

Si potrebbe poi infierire ricordando alla signora Ruiu che la bufala gender è un'invenzione di quel suo monsignor Anatrella che è stato condannato per abusi sessuali, così come lascia sbigottiti osservare come quello sia il rispetto che loro nutrono verso le donne o le persone transessuali.
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