L'ipocrisia di Amato e Provita Onlus: dicono che l'odio sarebbe libertà di parola, poi annunciano di voler tappare la bocca a chi contesta Salvini


Toni Brandi sta diramando decine di comunicato stampa in cui dice di sentirsi leso nel suo presunto "diritto di espressione" dato che non può stampare manifesti che offendano e insultino i bambini e le famiglie a lui sgraditi. Gianfranco Amato dice che la signora De Mari deve poter denigrare pubblicamente i gay dato che l'odio e lo spergiuro farebbero parte del loro "diritto di espressione". Eppure sono proprio loro due ad annunciare tronfi di aver sfruttato il loro definirsi opinabilmente "cristiani" come strumento per tentare di ridurre al silenzio chi osa avere opinione contrarie a quelle del loro Matteo Salvini.

Lo annuncia sui social network Gianfranco Amato:


Il riferimento è una denuncia che le due organizzazioni integraliste sporsero nel 2014, accusando Toscani di aver offeso i sedicenti "cristiani" dato che ha osato criticare la Chiesa con affermazioni non dissimili a quelle che loro difendono se rivolte ai gay. Eppure, nonostante i due integralisti dicano che il contrasto all'omofobia sarebbe liberticida, è appellandosi a una norma che conferisce maggiori diritti a chi sostiene di appartenere ad una determinata religione che nella loro denuncia scrissero:

Durante la trasmissione “La Zanzara” andata in onda il 2 maggio 2014 su Radio 24 , il noto fotografo Oliviero Toscani ha usato espressioni ingiuriose ed offensive nei confronti della religione cattolica e dei suoi rappresentanti istituzionali, ben oltre i limiti della legittima critica, integrando il reato di offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio di persone, previsto e punto dall’art.403 del Codice Penale, ed il reato di offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio di cose, previsto e punito dall’art.404 del Codice Penale.
Definire, infatti, la Chiesa un «club sadomaso», «la più grande invenzione omosessuale che sia mai esistita, i cui appartenenti si vestono da donna», l’attuale Sommo Pontefice un «vecchio banale», e San Giovanni Paolo II un «assassino», significa, peraltro, voler offendere deliberatamente il sentimento religioso di milioni di fedeli. Per non parlare delle espressioni ingiuriose nei confronti del crocefisso, delle statue di santi e degli angeli negli altari definiti «bambini nudi che volano», con riferimento ad un particolare “gusto” sessuale (allusione neppure molto velata alla pedofilia).

In realtà, nonostante si siano premurati di estrapolare singole parole da un contesto più ampio, si tratta di affermazioni molto più contestualizzate di quella loro Silvana De Mari vomitò durante la medesima trasmissione radiofonica contro i gay tra il loro plauso. Ma dato che al peggio non c'è mai fine, è un personaggio improponibile come Gianfranco Amato a scrivere accuse che andrebbero benissimo rivolte contro sé sé stesso, ma che ovviamente lui preferisce lanciare contro chi parla male del suo Salvini:

È davvero incredibile come si continui a dare spazio mediatico a personaggi del calibro di Oliviero Toscani. L’ultima sua intemerata radiofonica ha per oggetto, ça va sans dire, l’ennesimo insulto agli elettori ed ai militanti di un partito di governo. «Il mio cane è più intelligente di qualsiasi leghista», ha proferito tronfio il fotografo che si atteggia a maître à penser. Il punto è che sono mesi che costui vomita offese deliranti, senza pensare alle conseguenze di quello che dice.

Insomma, nonostante abbi trascorso anni a giurare l'esistenza di una fantomatica «dittatura del pensiero unico» che avrebbe impedito agli omofobi di poter danneggiare tangibilmente la vittima delle loro vittime, ora si bulla di come il suo citare il nome di Dio invano possa essere sfruttato per attaccare i dissidenti. Con un'ironia che sa di bullismo, Amato prosegue:

Sì perché invece di aprire bocca e lanciare l’ennesima ingiuria, Toscani dovrebbe prepararsi per il processo che lo attende il prossimo 5 novembre davanti il Tribunale di Milano, dove dovrà rispondere dei reati di cui all’art. 403 e 404 del Codice Penale, quelli che puniscono l’offesa ad una confessione religiosa mediante il vilipendio di persone e di cose. [-...] Quando le affermazioni deliranti di Oliviero Toscani andarono in onda, due associazioni, i Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus, non riuscirono a restare indifferenti difronte a contumelie così becere, gratuite e del tutto irrispettose del sentimento di milioni di persone. Decisero, quindi, di presentare una denuncia-querela contro Toscani. Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, dr. Stefano Civati, ha ritenuto sussistenti gli estremi di reato ipotizzati dai denuncianti e ha emesso nei confronti di Toscani un decreto di citazione diretta a giudizio per l’udienza del 5 novembre 2018. C’è da sperare che in quell’occasione, davanti al giudice, Toscani torni in sé, riesca a moderare la lingua e a difendersi utilizzando parole più sobrie. Ce lo auguriamo per lui.

Siamo dunque alle minacce. O fai quello che Gianfranco Amato ti dice di fare, o lui cercherà di fartela pagare dicendo che Toscani deve usare altre parole mentre la sua assistita fa bene a ripetere che i gay sarebbero malati, pericolosi per la salute pubblica e tendenti alla pedofilia in quanto è ciò che anche lui ama ripetere a danno del prossimo in nome di Dio (un dettaglio che ci dovrebbe portare a domandarci come sia possibile che non sia lui quello inquisito per offesa al sentimento religioso).
Nonostante si stia parlando di quello stesso Gianfranco Amato che vive suo social network e che ha creato la "fanpage" di sé stesso per promuovere la sua ideologia, il suo articolo si conslude con una citazione di Eco riguardo al fatto che sui social network avrebbero «danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli». Ed è insultando Toscani in sfregio alla filosofia di quella religione in cui lui dice di credere, Amato scrive: «Non riesco a non pensare a questa frase di Eco ogni volta che mi tocca ascoltare alla radio o in televisione Oliviero Toscani».

Tutto questo accade non solo mentre i fondamentalisti invocano la "libertà di parole" contro le minoranze mentre cercano di censurare gli oppositori, ma anche mentre è attraverso un abuso del sentimento cattolico che lui chiede che si voti Salvini perché così potrà distruggere un'Europa che riconosce i diritti civili dei gay o mentre suo fratello (ideologo del suo movimento) afferma che Salvini va votato perché si fa fotografare con una statuetta della Madonna (con tanto di proseliti che gli danno ragione dicendo che chi tiene in mano una statuetta della Madonna non può che essere un vero cristiano anche se chiude i porti o promuove xenofobia).
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