Tanzania. I dieci uomini arrestati con l'accusa di essere gay sono stati sottoposti ad esami anale forzati


Dalla Tanzania continuano ad arrivare notizie che testimoniano fino a che punto possa spingersi la follia omofoba. Dopo l'invito del governatore Makonda a denunciare chiunque fosse sospettato di essere gay in modo che una task force da lui istituita potesse arrestarli, alle cinquemila segnalazioni giunte ha fatto seguito l'arresto di dieci persone accusate di aver partecipato ad un matrimonio egualitario.
Ora giunge notizia che le autorità li avrebbero sottoposti ad esami anali forzati, sostenendo che in tal modo la polizia avrebbe potuto cercare prova di eventuali rapporti avuti con altri uomini. Se la scienza afferma che tali "esami" non avrebbero alcun valore, le organizzazioni por i diritti umani sono tutte concordi sul fatto che li si debba ritenere vere e proprie forme di tortura.
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