Verona 17dicembre: «Serve una resistenza contro le provocazioni dei gruppi neofascisti»


È il collettivo "Verona 17dicembre" ad aver commentati i preoccupanti fatti che la scorsa settimana hanno portato in neofascismo nelle piazze di Verona, all'interno di spazi concessi dal Comune, in una poco partecipata manifestazione filo-governativa contro i diritti civili:

La settimana scorsa ha confermato alcune dinamiche che da tempo si stanno dipanando nella nostra città.
Bisogna innanzitutto mettere in risalto la continua crescita di un movimento, composto da associazioni, persone singole e gruppi informali, che ritiene necessario contrapporsi alle politiche autoritarie che si sviluppano nella nostra città, travalicandone spesso i confini per approdare al palcoscenico nazionale. Ci riferiamo, in questo caso, ringraziandole, a tutte quelle cittadine e cittadini accorsi in Piazza Isolo per contrastare le proposte antiabortiste veicolate dalle destre, ma la nostra percezione è valevole in molti altri casi.
La seconda conferma riguarda l’ormai consolidata contiguità della giunta Sboarina con settori dell’estrema destra nazifascista che si pongono al di fuori dell’arco costituzionale. La concessione ai forzanovisti di Porta Palio, di proprietà comunale, per decisione dell’associazione Mutuo soccorso di Porta Palio, la cui vicepresidente è l’assessora Francesca Toffali, è emblematica.
Troviamo inoltre significativo il nervosismo con cui il leader forzanovista Luca Castellini ha invocato i suoi amici Sboarina, Zelgher e Fontana durante la marcia contro la legge 194. Segno evidente di una disomogeneità interna al mondo sovranista e integralista cattolico nella nostra provincia.
Infine registriamo che il partito neofascista di Forza Nuova, che ha conseguito un flop nella partecipazione al suo convegno e nella partecipazione al corteo antiabortista, vuole aprire una sede nel quartiere multietnico di Veronetta, “prima linea”, scrivono i fascisti in un loro comunicato, “della resistenza etnica”.
Ci poniamo a difesa del quartiere e dei suoi colori, che non permetteremo siano violati dall’oscurantismo da loro propugnato. Non permetteremo la loro entrata nel quartiere. Riteniamo che le provocazioni dei gruppi neofascisti debbano essere respinte, chiamando alla resistenza chi vive e abita il quartiere.
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