Bulgaria. Ignoti vandalizzano i manifesto anti-omofobia contestati da destre e sedicenti "cattolici"


Il fondamentalismo anti-gay è tornato a colpire, mostrandoci quanta rabbia e quanta frustrazione ossessioni quei personaggi. In Bulgaria, una serie di cartelloni pubblicitari contro l'omofobia è stata vandalizzata da ignoti.
L'immagine mostrava semplici coppie gay, associate allo slogan "Non è spaventoso, è solo l'amore - Diverse persone, uguali diritti". Quanto basta perché i vari gruppi di sedicenti «pro-life» vicini alle destre neofasciste iniziassero a protestare. Il consigliere comunale di Varna, Kostadin Kostadinov, ha iniziato a dichiarare ai giornali che «non è accettabile avere una palese propaganda per le relazioni omosessuali», evidentemente sottintendendo che a lui piacerebbero le donne solo perché da ragazzo non ha mai visto manifesti contro l'omofobia. In fondo è un dato di fatto che chiunque parli di fantomatiche «propaganda omosessuale» è un personaggio che non può sostenere la sua tesi a meno che non dichiari di aver «scelto» di essere eterosessuale solo perché gli altri gli dicevano che il fondamentalismo omofobo lo avrebbe perseguitato qualora avesse fatto sesso con altri uomini.
Nel consueto uso politico e strumentale della religione, varie associazioni di sedicenti «cristiani» se ne sono usciti col sostenere che la presenza di quei manifesti in prossimità del natale era da intendersi un affronto ad un «cattolicesimo» che loro percepiscono come una religione d'odio contro i gay. Ed è a Varna che i manifesti sono stati imbrattati con vernice nera per impedirne la vista ai passanti.
«Non ci aspettavamo che la campagna generasse una tale aggressione, atti vandalici e appelli volti a chiederne la censura. Questo è indicativo della mancanza di tolleranza nella nostra società e della misura in cui molti non siano disposti ad accettare il diverso», ha dichiarato Simeon Vassilev della Glas Foundation.
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