Così Salvini ha incattivito l'Italia


Non tutti gli italiani hanno una chiara percezione di cosa stia realmente facendo Matteo Salvini. Ad esempio non sanno che ha espulso meno irregolari del Pd, ha bloccato il ritorno volontario degli immigrati che vogliono andarsene dall'Italia e ha creato 19mila nuovi senzatetto.
Basta un po' di buonsenso per comprendere che non è certo sbattendo per strada migliaia di donne e bambini che il leghista darà «sicurezza» al Paese come da lui promesso, ma forse il suo obiettivo non è certo quello dichiarato. D'altra parte si parla di un uomo che parla di «prima gli italiani» mentre vorrebbe regalare l'Europa ad un americano come Steve Bannon che ha tutta la convenienza ad indebolirci, così come preoccupanti sono i continui viaggi del suo entourage a Mosca quasi si tesse programmando un'invasione programmata da parte del russi.
Ed è per ottenere tutto questo che Salvini ha tutta la convenienza a creare una strategia dell'odio in cui gli scontri sociali possano dilaniare il Paese a beneficio dei partiti populisti che usano retoriche così violente ed estremiste come la sua.
A confermarci come gli ultimi sei mesi di governo abbiano incattivito l'Italia è il rapporto Censis/Conad, il quale dipinge una popolazione sempre più rancorosa, sfiduciata ed arrabbiata. Ed il rancore si trasforma in invidia verso i vincenti ed il risentimento viene sfogato nei confronti di quella parte di popolazione che si trova in difficoltà. La stigmatizzazione del diverso e dello straniero hanno raggiunto il loro massimo storico.

Matteo Salvini non ha fatto nulla, ha solo sdoganato e legittimato quell'intolleranza nei confronti dello straniero che era latente ma socialmente inaccettabile. E ne ha tratto beneficio, assicurandosi voti sulla base di politiche della ruspa e delle armi da fuoco. C'è chi prova piacere sessuale nel vedere ruspe che distruggono le capanne che fungevano da rifugio per i disperati, con un Salvini che posa tutto sorridente davanti ai giornalisti mentre si compiace di aver creato 19mila nuovi senzatetto. E c'è anche chi sogna impunità se si sparerà alle spalle di un ladro in fuga secondo il principio leghista per cui la vita umana altrui vale meno della propria proprietà privata.
Ed anche quando non c'è nulla da temere, è attraverso i continui proclami lanciati suoi social dai leghisti che si fomentano irrazionali paure verso la diversità, condite dalla rabbia e dall'insoddisfazione dovuti al disagio socioeconomico.
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