Facebook è tornato a censurare Gayburg


Mentre l'organizzazione forzanovista Provita Onlus può impunemente diramare sui social network i suoi articoli d'odio volti a sostenere che i gay sarebbero malati, che rappresenterebbero un pericolo sanitario e che la loro Silvana De Mari avrebbe sancito il diritto costituzionale alla loro persecuzione, Facebook è tornato  censurare Gayburg. Il tutto senza manco comunicarci il motivo per cui hanno deciso di impedire la diffusione degli articoli che pubblicheremo da qui alle 14:06 di Natale.
Se è presumibile che la censura sia parte della costante attività di segnalazione di massa che i fondamentalisti sono soliti svolgere contro chiunque osi contrastare la loro ideologia, pare sempre piàù evidente che il proclamare la verità contro l'odio delle lobby integraliste sta diventando un atto sempre più rivoluzionario.
Il sostenere che 2+2 fa quattro, che esistono i gay come gli eterosessuali o che Silvana De Mari non deve poter diffamare interi gruppi sociali solamente perché divorata dal suo odio contro la vita e le famiglie è sempre più pericoloso. Si possono subire minacce di morte come l'attentato terroristico nei nostro confronti che veniva teorizzato sulle pagine Facebook del fondamentalista Mario Adinolfi, le minacce di denunce presentate da Provita Onlus o le innumerevoli aggressioni e minacce che quotidianamente riceviamo da parte anonimi aderenti alle lobby dell'odio organizzato.

Update 20:30: Pare che sia il nostro aver parlato del modello Brandy Martignago il motivo per cui Facebook ha deciso di censurare ancora una volta la pagina di Gayburg. Evidentemente la bellezza fa fa paura, non come quei bei messaggi di puro odio che vengono dispensato da organizzazioni politiche che rivendicano un presunto "diritto" all'odio omofobico o che gioiscono come scolarette all'idea di un professore di religione che, all'insaputa dei genitori, ha obbligato dei minorenni a guardare un film vietato ai minori.
Siamo ancora una volta davanti all'ipocrisia di una società che sta scavando la appropria fossa, con una Apple che impone a Tumblr la rimozione di tutte le fotografie di nudo per poi tacere davanti agli innumerevoli gruppi che inneggiano all'odio razziale o alla supremazia di alcuni gruppi su altri.
E mentre l'odio spopola, la libertà di espressione viene messa a rischio da perbenisti ipocriti che si coprono gli occhi davanti ad un pene per poi festeggiare estasiati quando vedono le immagini di bambini che sono morti affogati nel Mediterrano mentre la loro opera ha contribuito ad impedirgli di raggiungere le coste.
Sinceramente non sappiamo perché Facebook ce l'abbia a morte con Brandy Martignago mentre non sembra avere problemi con chi inneggi a Hitler, chi promuove disinformazione ideologica o chi dirama fake-news volte a danneggiare la società.
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