Indonesia. Sindaco impone esorcismi a 18 coppie lgbt perché «la religione le vieta»


Il sindaco della città indonesiana di Padang, Mahyeldi Ansharullah, ha ordinato l'arresto e la detenzione di 18 coppie lgbt (dieci transgender e otto lesbiche) sostenendo di volerle "guarirle" dalla loro sessualità. le sue vittime sono state corrette a subire cerimonie ruqyah (una forma di esorcismo indonesiano) al fine di liberare il loro corpo dagli «spiriti demoniaci» che li «abitano». Il rituale prevede che le vittime diano ripetutamente bastonate con manici di scopa.
Un pieno appoggio all'operato omofobo del primo cittadino è stato espresso anche dal vicesindaco, tutto tronfio nel raccontare ai giornalisti che «la religione ha convenuto che gli atti LGBT sono vietati, quindi supereremo legalmente questo problema in modo che non si possa più diffondere».

L'omofobia istituzionalizzata è un problema che sta sempre più affliggendo l'Indonedia. Se il mese scorso la città di Pariaman ha approvato una legge che punisce le persone che commettono «atti omosessuali», all'inizio del 2018 lo stato ha messo al bando tutte le app per incontri gay. Ad ottobre la polizia ha arrestato due gay per un «mi piace» su una pagina lgbt di Facebook e  nella città di Depok è nata una task force per «anticipare la diffusione lgbt» tra i giovani.
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