Nega la casa alla coppia gay: «Confonderebbero i bambini»


Da Sant’Arpino, in provincia di Caserta, giunge l'ennesima storia di discriminazione. Antonio e il suo compagno avevano trovato casa, ma la trattativa si è bruscamente interrotta quando il proprietario ha scoperto che erano una coppia gay.
Risfoderando pregiudizi e ricorrendo a quella dialettica leghista per cui è sempre colpa di qualcun altro, l'omofobo propruetario ha sostenuto di non potergli affittare più l'appuntamento perché gli altri condomini non sarebbero stati d’accordo data la presenza di bambini che lui sostiene sarebbero potuti «rimanere confusi» nel vedere una coppia composta da due uomini.
Insomma, sapeva ripetere a pappagallo le giustificazioni all'odio promosso dai forzanovisti di Provita Onlus grazie ai fondi russi e dei leghisti veronesi.

Sfogandosi su Facebook, la vittima racconta:

Devo raccontare una cosa che mi è appena successo… sto cercando casa a Sant’Arpino ho trovato un annuncio di un appartamento ho chiamato… le ho chiesto se la casa era ancora disponibile… il signore mi ha detto “si la casa è disponibile”… è stato gentilissimo mi ha detto “quando la vuoi venire a vedere da vicino non ci sono problemi mi ha spiegato tutto”… ma quando gli detto che siamo due ragazzi cioè MASCHI subito l'ho sentito strano… lo sapete come se ne uscito? “Lì ci sono i bambini al piano di sotto non so gli altri inquilini come la possono prendere, non è proprio cosa”. In realtà il problema era lui e non gli inquilini. Detto ciò questa è una m**** sul serio. Siamo quasi al 2019 e sentire ancora parlare così mi fa solo rabbia.

Ma per Adinolfi l'omofobia non esiste e per Salvini è una priorità accogliere a Verona le lobby che finanziarono la pena di morte per i gay ugandesi.
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