Terni. Leghista si vanta della sua omofobia ed annuncia l'allestimento di un presepe sul suo banco in Consiglio Comunale


Devid Maggiora è vice presidente Consiglio Comunale di Terni. Nonostante pretenda di essere pagato anche da atei e persone appartenenti ad altre religioni, afferma che il suo definirsi «cristiano» gli permetta di allestire altarini e simulacri di preghiera sul posto di lavoro. Tutto ciò, ovviamente, dopo aver predisposto un bambin Gesù di pelle bianca che ne rinneghi le origini extracomunitarie.
Dalla sua pagina Facebook, si dice «onorato» di aver ricevuto «la visita Pastorale del Vescovo di Terni» all'isterno della aule istituzionali e di aver portato con sé «un piccolo Presepe, simbolo cristiano a cui sono particolarmente legato» e sul quale avrebbe chiesto «di far scendere una benedizione».
A quel punto espone il suo progetto per l'uso della credenza religiosa come strumento di propaganda politica contro la laicità dello stato: «Lo porterò, orgoglioso delle nostre radici cristiane, per esporlo sul mio banco durante tutti i Consigli Comunali che ci saranno nel periodo natalizio».

Stando agli altri messaggi pubblicati suo social dal signor Maggiora, l'impressione è che lui abbia voluto chiedere una benedizione anche a quelle politiche omofobe che condurrà davanti alle statuette del suo presepe. Il consigliere dice infatti di essere fieramente «omofobo» e di essere orgoglioso di incontrare persone «omofobe» come quel Pilllon che con l'omofobia ha costruito il suoi business. Scerzando dell'omofobia e vantandosene come un bulletto, è senza alcun pudore che scrive:


Il secondo atto che il signor Maggiora ha compiuto davanti al suo presepe è la diffusione di false notizie riguardanti un semplice test studiato dall'Università di Perugia che è finalizzato allo studio del feromone del bullismo omofobico nelle scuole del territorio regionale. Il questionario è anonimo e da compilare su base volontaria previo consenso dei genitori.
Eppure è rilanciando le solite riletture ideologiche di Maurizio Belpietro che il signor Maggiora  ci dice che lui, da adolescente, non aveva ancora capito che gli piacevano le ragazze e non tollera che i ragazzi che vivono una normale sessualità possano permettere di raccogliere quei dati di cui lui lamentava la mancanza quando cercò di impedire l'approvazione della legge regionale contro l'omofobia:

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