Toni Brandi torna a vomitare i suoi slogan anti-famiglia
Mentre la pagina Facebook di Gayburg risulta tutt'ora bloccata, pare che il social network non abbia alcun problema con l'odio che l'organizzazione forzanovista Provita Onlus defeca quotidianamente dalle loro pagine. Intenzionati a promuovere odio contro i gay anche in occasione del Santo Natale, è dalla loro pagina Facebook la setta omotransofobica presieduta da Toni Brandi torna a ripetere a pappagallo suoi slogan contro l'omogenitorialità:
Se Toni Brandi sostiene che il suo andare in giro ad ostentare quanto gli piaccia fare sesso con le donne sia ciò che lo renderebbe meritevole di essere genitore, interessante è osservare come la sua propaganda non spieghi perché i figli diventerebbero «un diritto» quando a pretenderli è un Massimo Gandolfini che ne vuole adottare a manciate in modo da sopperire all'infecondità della sua unione carnale e coniugale con sua moglie. Davvero un uomo che pretende di poter imporre l'orientamento sessuale ai figli adottivi dovrebbe essere ritenuto preferibile a persone amorevoli e rispettose solo perché va in giro a raccontare ai suoi figli adottivi che lui si porta a letto la loro madre adottiva?
Ed è possibile che in Italia non si possa esprimere un'opinione senza che ci sia un vecchio che si mette a sbraitare che lui non vuole che gli altri possano vivere la propria vita dato che lui odia le loro famiglie e fattura denaro vendendo odio contro di loro?
Surreale è anche la solita quantità di odio che l'organizzazione ha promosso fra i propri proseliti, capaci di scrivere frasi come:
Poteva forse mancare una dose di razzismo? Potevano risparmiarci il loro odio contro l'Islam pur essendo adepti di un'organizzazione che assomiglia all'Isis nel suo disprezzo per la vita, le famiglie, le donne e i più basilari diritti umani in nome di curiose reinterpretazioni della Bibbia?