Dichiarandosi il più intelligente al mondo, Adinolfi denigra e insulta la consigliera toscana Nardini


Incurante di come Gesù invitasse ad occuparsi della trave che sta nel proprio occhio, il sedicente «cristiano» Mario Adinolfi pare incapace di astenersi dal trascorrere il suo tempo a vomitare cattiverie ed odio contro il prossimo. Ribadendo la sua richiesta per un divieto allo svolgimento del Pisa Pride in nome delle sue patetiche accuse di «blasfemia» rivolte a tutti i partecipanti, è defecando insulti contro chi contesta il suo odio che su Facebook scrive:


Peccando di superbia, il sedicente «cristiano» che dice di voler essere rappresentazione della «famiglia tradizionale» dall'alto delle sue sue mogli, racconta ai propri proseliti che lui si reputa più intelligente degli altri e legittimato a denigrare chiunque esprima opinioni non omologate al suo pensiero unico. Non male per il tizio che accusava di «censura» chi si opponeva ai suoi comizi di disinformazione omofoba che organizzava a beneficio del suo conto corrente. E non meno ipocrita sono i suoi giudizi (che stando ai Vangeli, verranno ripagati con la stessa moneta) defecati da un fondamentalista che pare non curarsi della sua squallida storia: ha visto il fallimento del suo settimanale The Week, ha implorato Cicciolina di mentirle pur di assicurarsi visibilità mediatica, è stato cacciato dai salotti di Barbara D'Urso, ha fallito nel tentativo di diventare sefretario del Pd, ha assistito allo scioglimento del suo primo partito e ha collezionato risultati decimali per il secondo partito. Insomma, oltre ai soldi fatturati col poker, il bracconiere dell'odio non pare averne azzeccata una. Non male per chi ha la presunzione di sostenere di essere l'uomo più intelligente del mondo...

Ed intanto, è tra i commenti che Adinolfi ha ribadito la sua ferocia e la sua abitudine all'insulto gratuito:


Se l'opera di Adinolfi appare come una costante bestemmia, l'autoproclamato intelligentone dichiara anche di aver scritto e pubblicato un libro in cui lui si auto-attribuisce il titolo di «cattolico» mentre si auto-proclama successore di don Sturzo. Che diceva Gesù di chi si esalta? Nulla di buono, ma è nell'ennesimo sfregio a Dio che l'uomo che si scrisse da solo la sua voce su Wikipedia ora pare capace di firmare tale oscenità:



Se non fosse un violento omofobo, farebbe quasi pena nel suo tentativo di auto-attribuirsi un valore politico che non ha mai avuto.
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