La CitizienGo raccoglie firme:«Si chiuda il programma, è rieducazione gender del signor Vladimiro Guadagno»


Anche la lobby integralista di Ignacio Arsuaga, rappresentata in Italia dal fondamentalista Filippo Savarese, ha deciso di cercare di mettere a frutto la polemica creata dalla Lega contro la partecipazione di Luxuria al programma televisivo in cui il loro Matteo Salvini ha spiegato a dei minorenni una strana teoria volta a sostenere che «il sovranismo» sarebbe un mezzo efficace per cercare profitto personale sulla pelle dei più deboli. E se Saverese pare favorevole a chi va nelle classi a dire che il bullismo paga, è a nome del sedicente comitato "Non Si Tocca La Famiglia" che la sua organizzazione sta raccogliendo firme per chiedere la censura di qualunque programma parli di transessualità o di sessualità non binaria.

In una surreale premessa, è mentendo rispetto agli argomenti trattati che i fondamentalisti scrivono:

“Io quando sono nato ero un maschietto ma non ero contento di essere maschietto, sentivo dentro di me di essere una bambina, mi piaceva giocare con le bambole, sentire i profumi femminili che usava mia mamma in bagno (...) Questa bambina che stava dentro di me per me era come una principessa chiusa nel castello, io la dovevo liberare. Ma non veniva nessun principe a liberare questa principessa, la dovevo liberare io, così un giorno ho deciso di confessarmi a tutti, ai miei compagni di classe e sono diventata quello che sono".
Domenica sera Rai 3 ha mandato in onda un itinerario di "Rieducazione di GENERE" con una lezione del Sig. Vladimiro Guadagno (in arte Luxuria) rivolta a bambini tra i 9 e i 12 anni naturalmente del tutto impreparati a elaborare e ricevere in modo corretto e critico un tema delicato, controverso e complesso come il cambio di sesso e il fenomeno del cosiddetto tansessualismo.

Parlato al maschile per ostentare come la controversa lobby di Savarese  esiga che la natura sia censurata ai bambini in difesa dei pregiudizi e degli stereotipi di genere che loro vorrebbero fossero imposti loro, si passa a sostenere che le tasse dei maschi bianchi ed eterosessuali debbano finanziare esclusivamente la promozione di maschi che vogliono copulare con femmine. Inutile a dirsi, evidentemente ignora che anche le persone transessuali pagano tasse e canone.

Parte così la seconda parte dell'indegno proclamo:

Un conto sono percorsi educativi che - in stretto e imprescindibile accordo con le famiglie dei minori - creino dimensioni di rispetto e inclusione verso ogni diversità, privilegiando la persona al di sopra di tutto e prevenendo qualsiasi comportamento discriminatorio e violento; ma la trasmissione in questione ha davvero oltrepassato il limite prorpio di uno spazio pubblico, finanziato con le tasse di tutti i cittadini, imponendo una visione ideologica e unilaterale.
La Rai si è comportata non da tv pubblica ma da tv di regime!
Il target di destinazione del messaggio, l'argomento trattato, l'assenza di un contraddittorio ci portano a chiedere la chiusura del programma "Alla Lavagna" e le scuse del Presidente RAI.
Non si tocca l'innocenza dei bambini sapendo quali impronte indelebili possono essere impresse nelle loro coscienze: venga ristabilito il pluralismo, la serietà scientifica e la democrazia.

La loro missiva è stata indirizzata al presidente della RAI, al direttore generale della RAI e alla commissione parlamentare di Vigilanza RAI, alle quali scrivono:

La "lezione di transessualità" di Vladimir Luxuria a dei bambini andata in onda domenica sera su Rai 3 è indegna di una televisione pubblica e propria piuttosto di una tv di regime, finalizzata alla rieducazione psicologica dei minori su temi sui quali non sono naturalmente in grado di assumere un atteggiamento critico. Chiediamo le scuse dell'azienda, la chiusura immediata del programma 'Alla lavagna' e una revisione generale dei palinsesti per evitare simili episodi in futuro.

Savarese è il tizio che andava in giro per l'Italia insieme a Massimo Gandolfini con un pulmino arancione su cui il signor Ignacio Arsuaga aveva fatto scrivere che la tolleranza verso le persone transessuali sarebbe stato un qualcosa che a loro dire poteva «confondere i bambini». Evidentemente lui era indeciso se era maschio o femmina e ha «deciso» di non essere transessuale solo perché qualcuno gli ha insegnato l'odio verso chi non ha un'identità di genere corrispondente a quella biologica.
E se esiste un Dio, l'unica certezza è che Savarese dovrà rispondere del male che ha fatto e sta facendo ai bambini. Perché il chiedere che nessuno possa raccontargli la verità o possa conformarli nella loro diversità prima che i pregiudizi siano resi irreversibili dall'età significa contribuire al tasso di suicidi che si registrano tra i giovani transessuali che subiscono quel bullismo che Luxuria ha raccontato durante la trasmissione.
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