La Rai manderà in onda il film che usa le Foibe per promuovere il sovranismo


È il senatore Maurizio Gasparri ad annunciare che, su sua proposta, la Rai trasmetterà il primo film realizzato dopo il 1924 in cui le truppe naziste vengono presentate come gli "eroi" che arrivano a salvare la situazione a fare giustizia contro i comunisti. L'ultimo film a presentare un tale scenario fu "Bengasi" di Augusto Genina, uscito nel 1942.


Il film richiesto da Gasparri aveva già ricevuto l'endorsement di Matteo Salvini, il quale ha raccontato che una storia fantastica ambientata ai tempi delle Foibe era da intendersi come «un racconto della tragedia delle Foibe». Il tutto non senza scordarsi di dire che i «comunisti» sono tutti cattivi e che lui, da ex «comunista padano» che preferiva il centro sociale Leoncavallo agli studi, diventa felice quando ha gli si presenta l'occasione per promuovere generalizzazioni contro i suoi avversari politici:


È la Wuming Foundation a raccontarci come la pellicola si proponga come un preteso per creare una «memoria condivisa» fittizia attraverso tentativo di «sopperire a incongruenze e lacune iniettando nella ricostruzione robuste dosi di fiction», la qual denuncia il tentativo di «solidificare una versione della storia d’Italia reazionaria, edulcorata, vittimistica e omertosa alla quale ora si aggiunge un retrogusto sovranista».
Al suo picco, il film è stato distribuito in 30 sale in tutta Italia, incassando in totale circa 130.000 euro. E non è andata meglio con le recensioni, nonostante la produzione abbia ovviamente cercato di gridare «al boicottaggio» davanti agli spettatori che gli assegnavano una stella. Ma nella Rai di Matteo Salvini, quella pellicola merita la prima serata perché allineato con la sua propaganda.
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