La sovranista Lorella Cuccarini: «Ci sono più uomini ai vertici perché sono più predisposti»


Negli ultimi anni Lorella Cuccarini dice di essersi riscoperta sovranista e sostenitrice dell'ideologia di Massimo Gandolfini contro le famiglie gay. Parlando a nome degli altri, sostiene che il suo sia «un pensiero che credo rappresenti l’80-85% del popolo italiano».
Dalle pagine del settimanale Oggi, la ballerina è tornata a dare fiato alla bocca con alcune sue curiose teorie sul fatto che il Papa non dovrebbe incitare all'accoglienza o che sarebbero gli uomini a dover gestire l comando:

Sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta male quando ha detto “meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori”. Per un cristiano, Cristo è fondamentale e il posto in cui lo incontri è la Chiesa; e anche se sei un cattolico tiepido incontrare Cristo in quella eucaristia è la cosa più preziosa. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli. Il femminismo? Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo… Io sono un’azienda, decido quando e come lavorare. Altrove e in politica, servono una determinazione e una “cattiveria” che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti».

Se bisognerebbe domandarsi in che modo l'odio contro i migranti sarebbe un modo per «difendere i propri figli», surreale è come sostenga che ci sarebbero più uomini al potere perché «più predisposti» e non perché le lobby da lei spalleggiate promuovono stereotipi di genere volti a sostenere che le donne vadano bene solo per fare i bambini o per soddisfare li bisogni dell'uomo.

Ma a dimostrazione di come le sue parole sono siano solo l'eco della propaganda di una certa area politica, la ballerina si è lanciata anche nell'asserire:

La differenza non è più tra destra e sinistra, ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza. Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico, che ha un disegno dietro. Il mercato impone le leggi e tutto il resto. Prenda l’Europa: ce l’hanno raccontata come un’idea meravigliosa, ma quella che viviamo esiste solo attorno all’Euro, che ci ha impoveriti. Ma quali politiche di destra? Ha fatto più cose di sinistra questo governo di quelli precedenti. Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità. Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri. E mi dite che bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto. Savona sogna un’Europa che agisca davvero come uno Stato unico. Per prima cosa dovrebbero permetterci di decidere davvero chi ci rappresenta lì… Il Parlamento europeo non conta nulla e la Commissione decide al di sopra dei popoli sovrani. Se stare in Europa significa accettare regole che ammazzano l’economia, non vale la pena. Ci trattano da sorellastra.

Insomma, lei è convinta che basterebbe chiudere il Paese con alte mura, vietare ogni diritto alle minoranze, impedire il riconoscimento delle famiglie gay e distruggere l'Europa perché magicamente possa rinascere l'economia anche se il suo governo ha tagliato ogni investimento sullo sviluppo.
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