Luxuria parla di bullismo, ma per Il Giornale e Libero ha insegnato ai bambini «come si diventa trans»


Dopo mille rinvii, è solamente in seconda serata che la Rai targata Marcello Foia ha permesso la messa in onda della puntata con Vladmir Luxuria di "Alla lavagna".
«Quando mi guardavo allo specchio -ha spiegato- aspettavo che mi spuntassero i seni, e invece mi spuntavano i baffi. Una tragedia! Quella peluria non mi piaceva, me la toglievo con le pinzette. Ho capito che non si diventa così, si nasce così».
E davanti alla frase «ho capito che non si diventa così, si nasce» quei ricettacoli di odio che sono Il Giornale e Libero se ne sono usciti con due articoli gemelli dai patetici titoli: "In Rai Luxuria spiega ai bimbi come si diventa transessuali" e "Rai, Vladimir Luxuria ai bimbi di 10 anni: Gay si nasce, ecco come si diventa transessuali".
Se in uno stato normale ci si potrebbe attendere un qualche provvedimento contro le falsità di quotidiani che per denaro sono pronti a mentire per istigare all'odio, difficile è attendersi qualcosa in un'Italia in un cui il leghismo idolatra Salvini in quanto maschio, bianco e protagonista delle fotografie pornografiche in cui si faceva immortalare da terzi mentre si concupiva la Iasoardi.
E se si parla di squallore, non poteva mancare il solito Mario Adinolfi. Mostrando di parlare di un qualcosa che manco aveva visto dato che ignorava persino l'orario di messa in onda del programma, è dalla sua pagine di propaganda che il fondamentalista si è messo a sbraitare: «Abbiamo capito che la Rai del cambiamento del presidente Foa è come il governo del cambiamento, cioè cambia solo in peggio quel che già le sinistre avevano avviato. Ora arriva la lezione transgender in prima serata fatta ai bambini di nove anni, con Luxuria che si autorappresenta come “una principessa che andava liberata”. Confondere i bambini sulle verità evidenti in loro possesso, sulle loro certezze (le prime due della loro vita sono le dicotomie mamma-papà e maschio-femmina, i quattro punto cardinali della loro esistenza) è un atto criminale. Farlo con i soldi del canone pagato dalle famiglie italiane è istigazione alla rivolta».
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