Mario Adinolfi: «No al preservativo, tanto chi non fa sesso occasionale non correrà rischi»


«Sull’uso dei contraccettivi noi siamo contrari». È quanto dichiara il fondamentalista Mario Adinolfi durante uno dei suoi numerosi comizi politici trasmessi dai microfoni della radio dell'università Niccolò Cusano.
In quella sua sua retorica in cui si deve sempre cercare l'esempio più decontestualizzato che gli possa permettete di insultare e denigrare chi la pensa diversamente da lui, ecco che a pontificare che il sesso occasionale appartenga solo a chi va a prostitute o che lo si debba ritenere un'offesa alle donne. Pare però buffo che a spergiurarlo sia proprio quell'uomo che va in giro a citare la Bibbia per sostenere la necessità di costringere le donne alla totale sottomissione al maschio. Il tutto in quel misto di sessismo per cui la sua premessa è che la sessualità apparterebbe solo agli uomini dato che lui percepisce la donna come un oggetto ad uso dell'uomo (e quindi asessuato ed utile solo se ad uso e consumo di un uomo).
Adinolfi se n'è così uscito dicendo: «La prevenzione si fa attraverso la sessualità responsabile, io non corro rischi di contrarre la malattia perché conosco la persona con cui faccio l’amore, quella persona ha lo stesso tipo di rispetto nei miei confronti. Se viene mio figlio di 18 anni a chiedermi di fare il giro delle prostitute, io non è che gli do il preservativo, gli do uno schiaffo e gli spiego che deve imparare a rispettare le donne. Anche per i rapporti occasionali è lo stesso, chi è più continente non corre rischi. Dire: vai con chi ti pare ma usa il preservativo è una risposta al problema che a me sembra debole».
In altre parole, benvengano le malattie sessualmente trasmissibili per chi vive una sessualità in una maniera non conforme a come lui vorrebbe obbligarli a farlo.
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