Militia Christi calpesta pure la Shoah per chiedere un divieto all'autodeterminazione dei malati


È in occasione della Giornata della Memoria che i fondamentalisti di Militia Christi hanno tentato di modificare il significato della ricorrenza. A detta loro, infatti, non ci sarebbe alcuna differenza tra i genocidi nazisti e con il diritto all'autodeterminazione dei malati.
Per sostenere una tesi così pittoresca, i militanti del gruppo di estrema destra hanno pensato di ricorrere al nome di Alfie Evans, presumibilmente pensando che il nome di un bambino malato potesse essere facilmente sfruttato a livello propagandistico. Agendo di notte, come ladri, hanno imbrattato venti busti del Pincio con un manifesto su cui hanno scritto: "Non dimentichiamo Alfie Evans. #NOeutanasia".
Il loro responsabile, Lorenzo Roselli, sostiene che «il gesto intende essere un memento ed un monito simbolico del mondo della cultura italiana, da sempre baluardo dei diritti naturali della persona, in primis quello alla vita, per opporsi ad ogni forma di eutanasia, della quale è caduto vittima anche il piccolo ed indifeso Alfie».
Se in realtà Alfie Evans era vittima di una rara patologia e non gli sia stata praticata alcuna eutanasia dato che si è semplicemente posto fine ad un accanimento terapeutico che avrebbe prolungato inutilmente le sue sofferenze, ancora una volta appare evidente come certi gruppi amino abusare dei bambini per promuovere rivendicazioni liberticide volte a pretendere che ai malati sia impedita ogni decisione sul fine vita. Il tutto in nome di una bieca strumentalizzazione di un caso molto particolare, trattato con la superficialità di chi non pare prendere in considerazione che è proprio in virtù del suo essere indifeso che la Gran Bretagna ha dovuto tutelare il suo diritto ad una morte dignitosa.
Imbarazzante è anche come Roselli aggiunga che «l'iniziativa si colloca felicemente a ridosso della Giornata della Memoria, proprio perché, tra i tremendi crimini hitleriani, ci fu anche la disumana e sistematica eutanasia dei disabili, denominata "Aktion T4". Felicemente quanto coraggiosamente combattuta e sconfitta dalla mobilitazione della militanza cattolica tedesca, capeggiata dall'allora Vescovo oggi Beato Von Galen. Militia Christi, pertanto, impetra anche il Suo aiuto dal Cielo per contribuire a sconfiggere la rinascente idra eutanasica in ogni settore della società».
Se è grave il negazionismo riguardo al silenzio della Chiesa dinnanzi al nazifascismo, incredibile è con quanta semplicità accomunino temi diversi nella speranza di dar credito a rivendicazioni che mirano a colpire ben altre categorie. Il tutto sullo scenario di un fanatismo religioso in cui a dio, ai beati e ai bambini deceduti vengono attribuite con la forza le loro idee, incuranti ci come magari Alfie abbia ringraziato Dio per l'intercessione di un qualche beato che gli abbia risparmiato quelle atroci sofferenze a cui loro avrebbero voluto condannarlo.
Un tempo la si chiamava carità cristiana, ma pare che quello sia un sentimento ormai passato di moda fra quanti brandiscono e crocefissi come se fossero armi d'offesa.
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