Caso Diciotti. Il sondaggio-fuffa per concedere l'immunità a Salvini


Se pare già imbarazzante l'idea che il M5S ostenti l'intenzione di demandare decisioni importanti a sondaggi organizzati su piattaforme private in cui i leader del loro partito hanno ascesso in qualità di amministratori, la farsa del sondaggio per concedere l'impunità parlamentare a Matteo Salvini è aggravato da un testo in cui i leader di partito dicono che cosa si debba votare.
Ad esempio, nonostante Salvini sia accusato di sequestro di persona, dicono che sarebbe imputato per un «ritardo nello sbarco». E surreale è anche come neghino che Salvini abbia avuto un profitto personale nel dipingersi come il razzista che non si fa problemi a violare la legge contro gli stranieri, tant'è che nel fuorviante quesito se ne escono asserendo che «mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell'esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale». Peccato che la loro premessa sia ciò che i giudici saranno chiamati a stabilire e che l'immunità serva solo ad impedire possano appurare realtà diverse da quelle da loro descritte.

Il documento appare così pervaso di dietrologie e di illazioni che in rete c'è chi ironizza proponendone una versione più corretta:



Sempre raccontando che il blocco illecito della nave Diciotti sarebbe stato un semplice «ritardo», è attraverso la piattaforma Rosseau che ai loro iscritti chiedono:

Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?
– Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere
– No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere

Tutto lascerebbe intendere ad una carnevalata basata su premesse propagandistiche che possa giustificare un voto favorevole all'immunità parlamentare, a sfregio di un partito che ha cercato voti proprio promettendo che loro non l'avrebbero mai concessa a nessuno. Evidentemente a nessuno, tranne ai loro alleati.
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