Condannata a 9mila euro di multa la forzanovista che indossò la maglia di «Auschiwtzland»


Era il 28 febbraio 2019 quando i  nostalgici della marcia su Roma invasero le strade di Predappio. Tra loro non passò inosservata una militante di Forza Nuova che si presentò con una croce celtica al collo, una sul berretto e la fascia tricolore al braccio mentre sulla maglietta nera c'era la scritta "Auschiwtzland" accompagnata dalla sagoma del campo di Auschwitz-Birkenau.
Le autorità l'hanno identificata ed ora Selene Ticchi D'Urso è stata condannata a quattro mesi di reclusione (già convertiti in una multa di 9.050 euro) per la violazione della legge Mancino.
È una sentenza «che dà ragione all’Anpi nazionale», scrive l'associazione dei partigiani, «e a tutti coloro che hanno denunciato il reato, una sentenza che rispetta le leggi vigenti, a cominciare dalla legge Mancino, e rispetta la XII Disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista».
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