HIV, dal garante via libera ai test per i minori anche senza il consenso dei genitori


Non è difficile comprendere che un minore preferirà ignorare il proprio stato sierologico piuttosto che dover spiegare ai suoi genitori di aver avuto un rapporto sessuale non protetto e di aver bisogno i sottoporsi ad un tesi dell'HIV. È per questo motivo che Arcigay apprende con soddisfazione che il Garante dell’Infanzia ha stabilito che i minori potranno accedere ai test anche senza l'autorizzazione obbligatoria dei loro genitori.

«Il via libera da parte del Garante dell’Infanzia al Ministro della Sanità Giulia Grillo per una nuova regolamentazione dell’accesso al test HIV da parte dei minori, che non obblighi al consenso genitoriale, è un’ottima notizia che dà risposta a quanto chiediamo da tempo», dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale Arcigay. «Già il PNAIDS (Piano Nazionale AIDS) del Ministero, prezioso documento di indirizzo sull'HIV elaborato anche grazie alle associazioni, prevede il superamento dell'obbligo del consenso genitoriale, ma attendevamo proprio il via libera del Garante dell'Infanzia per iniziare un percorso normativo innovativo». «L’obbligo del consenso genitoriale, come ha opportunamente detto la ministra Grillo -prosegue Michele Breveglieri, responsabile Salute nella segreteria di Arcigay- è di fatto un ostacolo al test, ma lo è tanto più per minori LGBTI che aggiungono alla difficoltà di aprirsi con i genitori sulla propria vita sessuale e i rischi eventualmente corsi, anche quella di aprirsi in relazione al proprio orientamento sessuale o identità di genere. Auspichiamo che la definizione di una norma più adeguata ai tempi avvenga ora con un dialogo serrato con le associazioni, anche tramite i percorsi già intrapresi nei tavoli del Comitato Tecnico Sanitario, al fine di evitare che ad un meccanismo oggi di fatto ostativo per i minori se ne sostituisca un altro magari non del tutto ostacolante ma solo diversamente farraginoso e disincentivante. Al giorno d’oggi è tempo di prendere atto che sempre più minorenni hanno una vita sessuale e che quindi è importante per tutti, ma soprattutto per loro stessi, che abbiano tutti gli strumenti per mantenere il controllo sulla propria salute sessuale».

A loro si è aggiunto anche Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e Responsabile Gay Help Line 800713713, il quale dichiara: «Ringraziamo la Ministra Grillo per aver dato seguito ad una nostra richiesta che le abbiamo posto durante l'incontro avuto pochi giorni fa. Infatti, ad oggi è quasi impossibile per i minori avere accesso al test per HIV e malattie sessualmente trasmissibili, senza il consenso dei genitori, comportando che molti minori non fanno le terapie necessarie mettendo a serio rischio la propria salute [...] In questi anni abbiamo fatto molti incontri con medici e strutture sanitarie per sensibilizzarli sul tema, anche perchè molto spesso per i minori lesbiche, gay e trans, chiedere ai genitori di fare il test significa anche fare un coming out al quale non sono pronti o molto spesso può generare una reazione negativa o violenta da parte dei genitori, come lo testimoniano i miglia di contatti che ogni anno riceviamo al nostro servizio Gay Help Line 800713713. Purtroppo nonostante la normativa dia delle possibilità di fare il test e nel caso di fornire le terapie in assenza del consenso dei genitori, solo pochissimi medici in Italia danno questa opportunità ai minori. Ora ci auguriamo che il ministero tramite circolari e/o modifiche normative riesca ad attuare tale opportunità al più presto».
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