Poliziotti si presentano in uniforme ai gazebo della Lega per chiedere che Salvini sia esonerato dal rispetto delle leggi


Il Capo VII dell'articolo 81 della legge 121/1981 recita che «gli appartenenti alle forze di polizia debbono in ogni circostanza mantenersi al di fuori delle competizioni politiche e non possono assumere comportamenti che compromettano l'assoluta imparzialità delle loro funzioni. Agli appartenenti alle forze di polizia è fatto divieto di partecipare in uniforme, anche se fuori servizio, a riunioni e manifestazioni di partiti, associazioni e organizzazioni politiche o sindacali, salvo quanto disposto dall'articolo seguente. È fatto altresì divieto di svolgere propaganda a favore o contro partiti, associazioni, organizzazioni politiche o candidati ad elezioni».
È questo il motivo per cui è grave che Matteo Salvini indossi l'uniforme della polizia durante i suoi comizi elettorali di partito, minacciando il principio di imparzialità delle forze dell'ordine. Ed è questo il motivo per cui è gravissimo che la Lga mostri tutta tronfia le fotografie di presunti poliziotti che si sarebbero presentati un uniforma a firmare la petizione leghista in cui si chiede che ai leader leghisti sia concesso di poter delinquere in deroga alle leggi dello stato.
I due soggetti ci stanno dicendo che loro apprezzano un Matteo Salvini che sequestra degli innocenti per procacciarsi voti attraverso l'ostentazione della sua propensione al bullismo contro i più deboli, mentre poi si processa un vigile del fuoco che ha partecipato ad un gay pride in rappresentanza del suo corpo. Siamo ad una deriva autoritaria mai vista prima, con il "comandante" che non perde occasione per ribadire che lui se ne frega delle leggi dato che l'Italia è cosa sua e la polizia deve essere ritenuta il suo braccio armato di auto-promozione elettorale.

Solo in un regime potremmo trovare messaggi come questo:

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