Quando Zaia Bartucca si appellò a Salvini e Fontana minacciando denunce contro chiunque sostenesse che un bambino possa essere gay


Zaia Bartucca va in giro a piagnucolare che noi l'avremmo dipinta come un'omofoba. motivo per chi ha chiesto a Google di censurare un intero sito al fine di censurare quell'opinione a lei sgradita. Non più di un anno fa, la pubblicista che sostiene che solo gli aderenti all'ordine abbiano diritto ad esprimere opinioni sui fatti di cronaca (nonostante la Costituzione dica altro) minacciava di denunciare chiunque condividesse un dato di realtà a lei sgradito. ossia che anche i bambini possono avere idee chiare sulla loro identità e sul loro orientamento sessuale.

Nell'agosto del 2018 quando iniziò ad inveire contro  qualunque giornale parlasse del bambino di none anni che venne spinto al suicidio dal bullismo omofobico. La donna si affrettò a sostenere che la si dovesse ritenere una fake-news in virtù di come lei pretendeva che i bambini fossero ritenuti oggetti asessuati e non soggetti dotati di una propria identità. E per quanto assurda potesse sembrare la sua opinione, a lasciare sbigottiti è come la donna minacciasse e scrivesse intimidazioni rivolte a chiunque osasse esprimere altre opinioni , arrivando persino a spergiurare che quella notizia avrebbe incoraggiato la pedofilia.
Interessante è osservare come le sue missive vennero dirette a Matteo Salvini e a Lorenzo Fontana, da lei individuati come i soggetti che avrebbero garantito l'imposizione di logiche censorie a danno di alcuni dei bambini  sgraditi a Pillon.

Di seguito i suoi surreali messaggi:





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