Salvini, Toninelli e la Sea Watch descritta come uno «yacht»


Dopo i migranti definiti in «crociera», è a Porta a Porta che Matteo Salvini se n'è uscito dicendo che la Sea Watch 3 sarebbe uno «yacht». Il suo pensiero è stato ripreso anche da Danilo Toninelli, il quale su Facebook parla della Sea Watch 3 come di una nave di lusso che non dovrebbe occuparsi di salvare vite umane sgradite al suo governo.
Racconta che la nave sia stata fermata dalla Guardia Costiera «per violazioni delle norme in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ambiente marino», precisando che l’imbarcazione è registrata nei Paesi Bassi come «pleasure yacht» e che quindi «non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare» dato che «è sostanzialmente uno yacht».
Nel gergo navale, il termine «yacht» indica quella che in italiano verrebbe chiamata "imbarcazione da diporto". Ma a farci comprendere che il termine sia stato usato proprio per far credere che si trattasse di una nave di lusso è un Toninelli che nel suo messaggio scrive: «se tu, milionario, compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi».
Naturalmente la Sea Watch 3 non è «un'imbarcazione di lusso» e manco è stata comprata da un «milionario»: si tratta di una nave commerciale costruita nel 1973 che è stata riadattata negli ultimi anni per il soccorso in mare.
Eppure è prassi del populisme il tentare di creare odio sociale contro chi minaccia i loro progetti. Ed è così che ci dicono che Fazio non deve poter esprimere opinioni perché guadagnerebbe troppo, che le Ong sarebbero tutte ricche o che Emergency non deve poter decidere dove destinare i soldi dei suoi finanziatori privati. Il tutto al solo fine di raccontare che loro sarebbero parte del popolo, anche se non molti cittadini hanno potuto beneficiare di 49 milioni indebiti per poi poterli restituire senza interessi in cent'anni di rate. Ma tutto va bene se si possono cercare voti raccontando che il problema dell'Italia sarebbero 49 migranti e non la recessione o la crescente disoccupazione.
Non solo. Mentre Salvini e Toninelli parlano di «yacht», molto significativo è come i migranti in «crociera» siano sbarcati mentre in paese venivano sparati dei fuochi d'artificio e la loro prima reazione è stata quella di gettarsi a terra perché pensavano fossero bombe, a riprova di quale siano le drammatica situazioni da cui stanno scappando mentre i populisti dicono che dovrebbero starsene lì.
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