Secondo Marcello Veneziani, i diritti umani sarebbero «monotonia ideologica»


È mai possibile che a vincere l'Oscar non sia stato un film che celebrasse un qualche gruppo di razzisti o una bella setta di omofobi? È quanto pare chiedersi Marcello Veneziani in un surreale tweet in cui non manca di lamentare che la tolleranza è cosa a lui sgradita e che l'accettazione delle minoranze sarebbe da intendersi come una «dittatura radical» e un «confirmismo global».
In un abuso degli slogan cari ai populisti e agli integralisti, scrive:


Se Veneziani pare riconoscere che Trump è l'antitesi ai diritti di ogni minoranza, il giornalista de Il Giornale non pare propenso a proporre alcun titolo che spieghi quali siano i film razzisti, omofobi e votati al suprematismo bianco che lui avrebbe voluto veder premiati. E resta anche l'evidenza di come l'Italia leghista abbia ormai sdoganato pensieri che un tempo avrebbero creato indignazione e che oggi vengono percepiti come "normale" dialettica di una certa parte politica. Ed è sulla scia di quella dialettica che tra i commenti troviamo chi scrive:







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