Tra insulti omofobi e offese, la destra esulta per l'eterosessualità di Papà del Gnoco


Sono emblematiche le violente polemiche messe in campo dal fondamentalismo integralista contro la candidatura di un uomo dichiaratamente gay a Papà del Gnoco. Nonostante la sia omosessualità non sia mai stata tirata in ballo dal diretto interessato, è facendo prorio leva sull'odio omofobo propagandato da Lega e gandolfiniani che l'ultra-destra ha costantemente attaccato l'orientamento sessuale del candidato.
L'ultima sparata è a firma di Vittorio Di Dio, ex consigliere comunale di centrodestra e attuale responsabile delle relazioni esterne dell'Ente Fiera, che sui social scrive: «Verona incorona Franz Gambale 489° Sire del Carnevale. Il 1° gay pride "mascherato" può aspettare....». La chiara allusione a Sebastiano Ridolfi, che mai ha fatto mistero della propria omosessualità.

Il Comitato del Bacanal ha condannato quella frase, asserendo che: «La chiara allusione alla mai celata omosessualità del candidato Sebastiano Ridolfi rende la trivialità di una simile affermazione ancora più intollerabile ed odiosa. Tali parole sono ritenute incompatibili con lo spirito del Carnevale Veronese ed in generale con i valori della civile convivenza. Sembra necessario ricordare che la nostra organizzazione è su base volontaria e che il nostro fine è quello di quando è nato il carnevale, cioè portare conforto e sollievo. Ogni comportamento che contrasti con tali finalità, dunque, è incompatibile con il nostro assetto valoriale ed offende l’impegno di tutti i nostri soci. Il Comitato del Bacanal del gnoco, quindi, prende le distanze da tali espressioni, che condanna e reprime in modo netto, censurando con assoluta severità la becera bassezza di simili manifestazioni. Ci si augura che il Signor Di Dio voglia riflettere sulla gravità delle proprie parole. A Sebastiano Ridolfi vanno i nostri ringraziamenti per la bella campagna elettorale e per averci permesso di conoscere un uomo meraviglioso e di aver incontrato un nuovo amico».
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