Zaira Bartucca, proseguono le intimidazioni e le minacce a Gayburg da parte della pubblicista calabrese


Se Google non pare avere problemi con i siti di promozione all'odio in cui si racconta che i gay sarebbero "malati" perché è quanto sostiene la signora Silvana De Mari, surreale è che da giorni inibisca l'accesso ai nostri contenuti su presunta richiesta di un personaggio come la signora Zaira Bartucca.
La donna (incredibilmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Calabria) va in giro a raccontare che esisterebbe un piano segreto con cui i gay vorrebbero eliminare gli eterosessuali, si diverte a scherzare sui gay uccisi in Cecenia a poi sbraita come una indemoniata che lei non tollera si possa esprimere dissenso dal suo pensiero. Ed è sempre ricorrendo a provocazioni ed offese gratuite che su Twitter continua ad inviarci messaggi intimidatori ed offensivi, incurante di quanta malafede ci sia nel suo accusarci di non risponderle dopo che si è premurata di inibirci l'accesso ai suoi messaggi.

Si parte da accuse in cui la donna teorizza in maniera falsa e diffamatoria che esisterebbe un non meglio precisato rapporto di amicizia con InTopic, ma forse le sue opinabili "doti" da giornalista la rendono incapace di capire che un aggregatone non ha rapporti con la fonte delle notizie e che ogni illazione in merito rischia di rappresentare solo un'ostentazione di ignoranza da parte sua. Non senza dimenticarsi di aggiungere un'intimidazione e una minaccia finale, scrive:


Appreso così che la signora intende denunciare anche InTopic, la troviamo ad inveire anche contro David Puente ed Enrico Mentana, lamentando come spieghino i fatti al posti di virgolettare le sue opinabili dichiarazioni senza alcuna contestualizzazione.


A detta sua, dunque, se Tizio scrivesse al Corriere della Sera dicendo che il sole è verde, il quotidiano dovrebbe riportare quell'asserzione senza permettersi di dire ai propri lettori che nonè pazzo chi dice che il sole sia giallo.

Si passa così ad altre offese. la donna che va in giro a sostenere che Gayburg la perseguiterebbe e la inserirebbe in liste di proscrizione lamenta un refuso nel suo cognome, indice di come noi non sapremmo manco chi sarebbe se non fosse che il suo nome è spuntato fuori come probabile responsabile della censura che ci è stata inflitta da Google:


Si prosegue poi con le solite minacce di denuncia. Con toni intimidatori, dice che ci trascinerà in tribunale per aver sostenuto che avrebbe augurato ai gay di finire nelle mani del leader ceceno:


Se l'italiano non è un'opinione, è quanto lei ha augurato:



Non finisce il suo sostenere che nessuno dovrebbe poter contestare le sue tesi. Difendendo la fantomatica «inchiesta giornalistica» in cui sostiene che i gay vogliano eliminare gli eterosessuali, scrive pure:


Vi pare normale che Google possa aver dato credito ad una simile donna? E davvero l'ordine dei Gironalisti della calabria non ha nulla da dire riguardo all'operato di questa loro iscritta?
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