Ciao Darwin anticipa il WCF con Povia che ripete a pappagallo la propaganda dei comizi di Gianfranco Amato


La preannunciata puntata di Ciao Darwin che ha contrapposto chi chiede il riconoscimento dei propri diritti a chi pretende che quei diritti vengano negati agli altri è andata in onda. Il tutto fornendo spazio mediatico a personaggi fortemente politicizzati e molti discutibili come Povia.
Nel suo discorso colmo d'odio, il cantante preferito da Salvini ha esordito dicendo: «Vedi Paolo, pare che oggi difendere l'ovvio sia diventato rivoluzionario e controcorrente. Io prendo le difese della famiglia naturale. Naturale, non tradizionale. Non usiamo termini religiosi. Naturale è uomo, donna figli. Perché la famiglia naturale, e non è un'opinione naturale, è la prima formazione anarchica spontanea che nasce migliaia e migliaia di anni fa sulla Terra. E non aveva bisogno di politici, stati e partiti per stabilirne la modalità. La famiglia naturale è tipo tutte le teste del mondo che sono al mondo grazie all'incontro di un uomo e di una donna».
In altre parole, il discepolo di Gianfranco Amato ha tentato di modificare i termini presenti nella Costituzione italiana al fine di promuovere un distinguo incostituzionale (la Corte Costituzionale ha chiarito che ogni principio non possa essere ritenuto in contrasto con gli altri, motivo per cui non basta chiudere gli occhi per annullare gli effetti del terzo articolo). E pare che il fondamentalista non sia sia neppure accorto che è proprio lui e la sua gente a pretende di impedire per legge che famiglie non conformi ai loro ostentati pruriti sessuali possano esistere, motivo per cui il suo discorso è contro la sua stessa tesi.
E se Povia non si è risparmiato la sua solita sparata sui figli che nascono da un coito vaginale, qualcuno dovrebbe fargli notare che nessuna legge o nessuna regola impongono che una famiglia debba procreare per essere tale. Ne è dimostrazione il leader del movimento omofobo a cui era intitolata la sua squadra, un neocatecumenale che vive un rapporto infecondo con sua moglie ma che si definisce "famiglia" dopo aver adottato una qualche manciata di figli.

Il delirio è proseguito un Povia che si è messo a raccontare che l'articolo 29 della Costituzione andrebbe interpretato secondo la sua definizione di naturalità, motivo per cui le uniche famiglie a dover avere diritti sarebbero quelli di un Salvini che ha ingravidato varie fidanzatine, di un Adinolfi che ha un paio di mogli o di un Steve Bannon che al suo terzo matrimonio indissolubile. ma grave è anche come Povia abbia ottenuto visibilità mediatica per ripetere a pappagallo le teorie che il fondamentalista Gianfranco Amato (suo socio in diversi incontri di propaganda politica basata sull'incitamento all'omofobia) è solito raccontare durante i suoi comizi. Il tutto sraccontando che «riconoscere la famiglia naturale» significherebbe «prendere atto di qualcosa già c'è» ma solo dopo aver escluso ciò di cui lui non vuole venga preso atto.
Passati alle "argomentazioni" dei fondamentalisti della sua squadra, al pubblico italiano è stato propinato un giovane che si è messo a dire: «Dio disse: ho creato il maschio e la femmina. La Bibbia dice: maschio e femmina li creò. la scienza ci dice che la procreazione è garantita dall'accoppiamento di maschio e femmina». E chissà che qualcuno non gli abbia spiegato che lui era lì in rappresentanza di quel Massimo Gandolfini che vive un'unione infeconda con una donna. Un altro ha sostenuto che «per me la famiglia è quella classica, un padre e una madre». Peccato che ciò prevederebbe un obbligo alla procreazione.
Ed ancora, un uomo ci ha tenuto a precisare fosse «un collaboratore della parrocchia di san Luca», un'altra ha sottolineato che lei ha prodotto tre figli e che è in nome della sua produttività che si sente di teorizzare che «un bambino per crescere bene ha bisogno di una madre femmina e di un padre maschio di sesso differente e non con due peni o due vagine».
Una volta che Povia ha ripreso la parola, se ne uscito con la solita litania di Amato contro la GpA, vomitando propaganda senza mai spiegare perché lui sia impegnato nell'impedire che le coppia gay possano adottare un figlio mentre racconta quello che fanno molte coppie eterosessuali solo dopo aver cercato di dire che il problema sarebbero i gay. Ripetendo parola per parola quello che Amato racconta durante i suoi comizi, ha dichiarato: «Possiamo essere tutti vittima di pietismo, ma due persone sfruttano due donne, una bella, figa, intelligente e simpatica perché il bambino deve crescere sano. E ingravidano una donna bella, figa e simpatica. Poi le levano l'ovocita che diventa grosso come un come un acido d'uva. Glielo estraggono dall'utero in modo che lei non senta suo il figlio. E poi prendono una disgraziata del terzo mondo, gli impantano l'ovocita. E questa che partorisce vende il bambino. E questo è mercimonio, è compravendita. I bambini non si toccano».
Curioso è come abbia raccontato tutto questo ridendo come se si divertisse a raccontare delle falsità, usando i bambini per la sua propaganda e negando che i gay non possono ricorrere alla gpA nei Paesi del Terzo mondo dato che possono farlo solo negli Stati Uniti o in Canada (dove ogni forma di pagamento è peraltro vietato).
E se alla fine la squadra del "gay pride" ha battuto la squadra del "familiy day", difficile è ipotizzare come un adolescente gay possa aver vissuto un programma che in prima serata ha visto un pubblico che attribuiva punti a chi sbraitava contro la sua esistenza, insultando i suoi affetti e denigrando il suo futuro.
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