Conte smentisce il suo patrocinio al "World congress of families". Resta quello del leghista Fontana


«La Presidenza del Consiglio non ha mai ricevuto nessuna richiesta di patrocinio per il World congress of families, in programma a fine marzo a Verona, né quindi ha potuto mai concederlo». È quanto afferma una nota diramata da Palazzo Chigi, smentendo di aver mai concesso un patrocinio alla manifestazione integralista organizzata da Provita Onlus, dalla Manifest Pour Tous e dalla lobby di Massimo Gandolfini al fine di tentare di ridefinire un modello unico di famiglia da imporre alla società civile. Viene invece confermato il patrocinio concesso dal ministro leghista Lorenzo Fontana, tra i partecipanti all'"Etero pride" che Forza Nuova organizzò tempo fa a Verona e tra i maggiori promotori di un'omofobia istituzionalizzata in stampo leghista.
Conte spiega che il suo patrocinio sarebbe «una iniziativa autonoma del ministro per la famiglia Lorenzo Fontana, attraverso procedure interne agli uffici e che non hanno coinvolto direttamente la Presidenza del Consiglio».
Interessante è osservare come Conte non abbia voluto prendere le distanze dalla manifestazione contro i gay, contro le donne e contro la libertà individuale che la Lega di Matteo Salvini sta supportando apertamente, con tanto di tre loro ministri che vi prenderanno parte in nome del loro ruolo istituzionale. Il tutto  in quella schizofrenia tutta leghsita in cui a chiedere il divieto alla pornografia sarà quello stesso Matteo Salvini che propone la riapertura delle case chiuse e la legalizzazione della prostituzione.
L’iniziativa ha ricevuto anche il sostegno del sindaco di Verona Federico Sboarina e del governatore della Regione Veneto Luca Zaia. In loro nome si chiederà che le donne siano tramutate in oggetti atti alla riproduzione che dovranno stare a casa per crescere i figli padani di maschi che loro esigano debbano essere tutti eterosessuali. Al loro fianco parlerò anche la nigeriana Theresa Okafor, fautrice di una legge che prevede la pena di morte per gli omosessuali.
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