Da Sua Altezza Serenissima Gloria al membro del consiglio supremo della Chiesa Ortodossa Russa, ecco chi affiancherà Salvini al WCF di Verona


Dopo esserci occupati di come il World Congress of Families proponga una famiglia patriarcale di stampo rurale in cui l'uomo comanda e va al lavoro, in cui moglie e figli ubbidiscono e in cui le donne devono stare a casa a produrre prole a a svolgere le faccende domestiche, proviamo a scoprire anche i profili di alcuni dei relatori che affiancheranno il ministro leghista Matteo Salvini (interni), il ministro leghista Marco Bussetti (istruzione) e il ministro leghista Lorenzo Fontana (famiglia) sul palco del summit organizzato dall'associazione forzanovista Provita Onlus, dall'organizzazione integralista Generazione Famiglia (ex Manif Pour Tous) e dalla lobby di Massimo Gandolfini.


Brian Brown (presidente del Nom e del WCF)
Si definisce il marito migliore al mondo e un portavoce di Dio. Teorizza che qualunque sessualità diversa dall'eterosessualità sia anormale ed afferma che l'omosessualità sia degradante per la natura umana. Crede nelle fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità e ha fondato il Nom allo scopo di battersi contro il matrimonio egualitario. Sostiene che i commercianti abbiano il diritto di rifiutare beni e servizi agli omosessuali. Fa parte anche della CitizenGo.

Allan Carlson (scrittore)
Considerato l'ideologo del World Congress of Families, sostiene che «il declino demografico è causato dalle rivoluzioni sessuali e dai movimenti femministi». Si dice contrario alla contraccezione, all'aborto, al divorzio ed ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Sostiene che i figli debbano studiare a casa e che i genitori svolgano la loro attività lavorativa tra le mura domestiche, così come ritiene che le famiglie dovrebbero poter frequentare solo comunità di famiglie che condividono lo stesso stile di vita.

John Eastman (professore)
È un collaboratore di Donald Trump che sostiene un progetto di legge che mira ad abrogare lo ius soli negli Stati Uniti. Membro influente del NOM, definisce l'omosessualità una barbarie.

Arciprete Dmitri Smimov (membro del consiglio supremo della Chiesa Ortodossa Russa)
Sostiene che la famiglia ideale sia quella formata da un maschio lavorato che si occupi in prima persona dell'educazione dei propri figli, con una moglie incaricata di aiutarlo a crescere la prole e a produrre tutti i figli che Dio le vorrà donare Sostiene che i gay siano demonici e nemici di Dio. Ritiene che il contrasto alle aggressioni domestiche sia in contrasto con i dogmi religiosi. Parlando di aborto, ha affermato che «se vogliamo essere salvati questi cannibali devono essere spazzati via dalla faccia della terra».

Justin Majawa (ministro del Malawi)
Dice di volersi battere contro il «decadimento morale» causato dai comportamenti «moderni» e si vanta di aver «protetto» il suo Paese dall'introduzione di una legge a sostegno del matrimonio egualitario.

Katalin Novak (ministro della famiglia Ungherese)
Dice che la sua più grande paura è che il controllo del suo paese possa finire nelle mani di persone non cristiane e non bianche. Dichiara che: «Il matrimonio è l'unione di un uomo e di una donna e questo è l'unico tipo di famiglia alla base della sopravvivenza del Paese» e che «il compito delle donne è di fare molti figli per scongiurare il declino demografico».

Lucy Akello (parlamentare ugandese)
Ministro ombra per lo sviluppo sociale in Uganda, ha proposto di riproporre Parlamento e approvare la legge anti-gay del 2014 che originariamente prevedeva la pena di morte (poi l'ergastolo) in caso di «omosessualità aggravata».

Sua Altezza Serenissima Gloria
Teorizza che l'alto tasso di AIDS nei paesi africani non sia dovuto alla mancata diffusione del sesso sicuro ma al fatto che «ai neri piace scopare un sacco». E sostiene pure che il motivo dell'alto numero di «accoppiamento» tra neri abbia a che fare con il clima del luogo.

Louis Alphonse di Borbone
Nipote del dittatore Franco, partecipa da anni manifestazioni anti-aborto e a congressi in cui si afferma che l'omosessualità sia una piaga. Presiede la Fondazione Francisco Franco, condannata dal Parlamento europeo per fascismo.

Theresa Okafor (Nigeria)
Risulta tra le promotrici di una legge che criminalizza le relazioni tra persone dello stesso sesso, lo scambio di effusioni in pubblico e la frequentazione di locali e associazioni LGBT. Ha anche condannato la contraccezione e i rapporti sessuali protetti, sostenendo che «l’aspetto di unione e procreazione del sesso non deve cambiare altrimenti porterà a promiscuità e omosessualità».

Igor Dodon (Presidente della Moldavia)
Nel 2017, a seguito di un'azione della polizia atta a disperdere alcuni manifestanti lgbt, dichiarò: «Non ho mai promesso di essere presidente dei gay. Avrebbero dovuto eleggere un loro presidente».

Massimo Gandolfini (presidente del Family day)
Neocatecumalele, sostiene che il sesso sia un dovere finalizzato alla produzione di figli. Lui vive un'unione sterile con una donna ed ha adottato manciate di bambini mentre raccontava che ai gay dovesse essere negata la medesima possibilità. Dice che «le persone che hanno un orientamento omosessuale maschile e femminile, statisticamente rivelano delle problematiche di ordine psichiatrico» e teorizza che «l'omosessualità è un disturbo di tipo biopsicosociale, un disturbo identitario». Giura che «i bambini che nascono in famiglie gay avranno dei problemi».


I casi di presenze opinabili non si esaurisce certo qui, dato che da Mieluzzi alla Poleggi, ci sarebbe ancora tanto da dire (e probabilmente tanto di dirà). Intanto, quasi fosse un circo degli orrori, questa è la lista di tutti i relatori che prenderanno parte alla manifestazione:

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