George Pell, condannato a soli sei anni il cardinale pedofilo


È stato giudicato colpevole di «crimini efferati» e la sua condotta è stata definita «arrogante». Eppure il cardinale George Pell è condannato a soli 6 anni per pedofilia. E dato che c'è già chi sta pensando a come liberarlo, è stato deciso dovrà restare in carcere almeno 3 anni e 8 mesi prima che possa chiedere i domiciliari o sconti di pena.
Il prelato, ex numero 3 della gerarchia vaticana, ha abusato di almeno due ragazzi del coro alla cattedrale di St. Patrick's Cathedral, a Melbourne, durante gli anni '90. Dopo il verdetto di colpevolezza, oggi è stata annunciata la mite condanna scelta per il 77enne. Rischiava fino a 50 anni: tra tre anni ed otto mesi potrebbe già tornare a godersi tranquillamente la sua la vecchiaia.

Pell è stato per anni un'icona del movimento cosiddetto "pro-family" e si è ferocemente battuto contro i diritti dei gay. Sosteneva che ai gay divesse essere negata la comunione e nel 1990 dichiarò che «l'omosessualità non esiste. Questa attività è sbagliata e crediamo che per il bene della società debba essere scoraggiata».
Dopo il suicidio di uno studente gay all'interno di una scuola cattolica, il prelato commentò: «Questo è solo un altro motivo per scoraggiare certi atteggiamenti, impedire alle persone di andare verso quella direzione». Ed ancora, coordinò una campagna di disinformazione volta ad impedire l'adozione alle coppie formate da persone dello stesso sesso, coniando lo slogan secondo cui i bambini «hanno bisogno di un padre e una madre». Nel 2007 che cercò di impedire l'approvazione di una legge contro l'omofobia spergiurando che «non è vero che oggi gli omosessuali soffrono di qualche sorta di svantaggio legale e civile come è successo 40 anni alle persone di colore. Non ci sono problemi di giustizia o discriminazione».
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