Giancarlo Cerrelli sostiene tutto tronfio che Costanza Miriano e Maria Giovanna Maglie la pensino come lui


Il leghista Giancarlo Cerrelli si dice tutto eccitato all'idea che Costanza Miriano e Maria Giovanna Maglie abbiano deciso di difendere il sessismo dei suoi volantini contro la dignità della donna. Lo fa divenendo persino patetico nel definire «una grande scrittrice» la vaticanista che invita le donne alla sottomissione o dicendosi stupito dell'endorment ricevuto dalla tizia a cui Salvini vorrebbe affidare una fascia televisiva quotidiana in prima serata proprio perché incline a difendere ogni porcata di stampo leghista.
E chissà se non sia in loro onore che il leghista abbia rilanciato l'articolo contro le femministe pubblicato da Maurizio Belpietro in occasione dell'8 marzo, nel quale si sostiene che chi crede nella parità di genere cteda che «fare figli sia fascista» o che «servono 100 nuovo sessi». Una stupidaggine, insomma, ma si sa che Belpietro è il "giornalista" che è stato premiato da Gandolfini proprio per aver contribuito al suo progetto ideologico basato sul sostenere che il numero sia potenza, che le donne servano solo come incubatrici e che Dio sia un ottimo pretesto per gistificate il tentativo di teorizzate la supremazia del maschio bianco che brandisce rosari quale giustificazione alla discriminazione.
Immancabile è anche l'attacco di Belpietro alle donne che hanno subito ricatti sessuali, sostenendo che le femministe siano «nemiche della natura e della riproduzione» e che debbano essere schifate perché «chiedono diritti per migranti e trans».


È dunque anche in nome di Belpietro che Cerrelli torna a sostenere che farebbe bene a dire che «il ruolo naturale della donna» sia quello di stare a casa ad accudire ed obbedire al marito».
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