I partecipanti del WCF Verona: «C'è l'Inferno per i gay. L'omosessualità è un comportamento che può essere curato»


È evidente il motivo per cui gli organizzatori del WCF Verona hanno ripetutamente chiesto ai partecipanti di non rilasciare interviste. Come già accaduto al "family day" di Gandolfini, anche in quest'occasione c'è chi non ha filtri nel raccontare le vere ragioni che li hanno portati a partecipare alla kermesse integralista.
Nelle prime immagine registrate da La Repubblica, troviamo una signora che si aggirava con una statua della Madonna e che ai loro microfoni ha dichiarato: «Noi preghiamo per i gay. Se non si convertono, c'è l'Inferno per loro». La donna ha anche raccontato che porta sempre con sé la statua della Madonna quando va alle manifestazioni perché «è lei la mia condottiera».
Un'altra manifestante ha inveito contro l'interruzione volontaria della gravidanza: «È un male. È un peccato. È un'ingiustizia. Dobbiamo pregare e stiamo pregando per convertire le persone che praticano queste cose. Noi preghiamo per chi è contro la legge di Dio».
Un signora incalza: «Chi può essere contro di noi se Dio è con noi?». Inferocita davanti alla possibilità che le altre persone possano divorziare, incalza: «È la prima legge degli anni '70 contro cui iniziavo già a ribellarmi».
Una suora dice che «la famiglia gay è minacciata dalla lobby gay» perché i gay sarebbero «molto rumorosi e magari sono anche in pochi e la gente può pensare che tutto dipende da loro. E invece no». Poi, ridendo, ha spiegato che lei preferisce la Georgia perché «lì i gay hanno una brutta vita».

E mentre le immagini mostrano il figlio di Roberto Fiore (leader di Forza Nuova) che sottrae l'arciprete Dmitrij Smirnov, un uomo dice tutto contento che «l'omosessualità è un comportamento appreso, non è un fatto biologico. Lo dice la scienza».
In realtà a dirlo è la relatrice Silvana De Mari durante i suoi comizi di promozione all'odio. Eppure gli intervistati giurano che «essendo un comportamento di può rieducare» o che «Luca è guarito. Luca era gay e ora ha una famiglia normale con dei figli ed è pentito di quello che ha fatto prima. Perché se uno si converte, capisce l'abominio della desolazione. E se Dio dite che non esiste, Dio esiste lo stesso».
Se non si comprende cosa diamone dovrebbe c'entrare Dio con i diritti dei gay, la donna dice tutta tronfia che a lei «mi dà fastidio» se sue gay camminano mano nella mano. Una'altra dice che «pregando può passare l'omosessualità» perché «chi è gay, se prima non prega non si rende conto del peccato».
Il vescovo di verona, monsignor Giuseppe Zenti, si è messo ad inveire che «l'aborto non è un diritto ma è un delitto». nel mentre, la donna armata con la statuetta della Madonna sentenzia: «No all'aborto. No all'eutanasia. L'omosessualità è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio e chi crede di essere innamorato, si illude. Perché l'amore è da Dio. L'omosessualità è una passione, un vizio che va curato con la conversione e con la preghiera».

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